El Capitan, il computer più potente del mondo. Il mondo dei supercomputer è in continua, vertiginosa evoluzione. La ricerca scientifica ma anche il controllo e le simulazioni estremamente complesse come ad esempio gli effetti del cambiamento climatico, hanno la necessità di computer in grado di processare molto velocemente enormi quantità di dati e di variabili. Per queste esigenze non passa anno senza che un nuovo supercomputer scalzi dalle classifiche il precedente primatista in fatto di performance e di potenza di calcolo.
La classifica dei supercomputer più potenti
A stilare la classifica, o meglio come vedremo le classifiche, dei computer più potenti del mondo è TOP 500, il più accreditato punto di riferimento dei progressi tecnologici e scientifici del mondo. Le classifiche di TOP 500 vengono pubblicate due volte all’anno, a giugno e novembre, e forniscono una panoramica aggiornata sullo stato dei supercomputer globali. Perchè parliamo di classifiche e non di un’unica graduatoria dei supercomputer?
Il motivo è semplice le classifiche possono essere stilate secondo due metodi diversi. Il primo, HPL (High Performance Linpack), misura la velocità con cui un supercomputer esegue operazioni di algebra lineare dense. Il secondo, HPCG (High Performance Conjugate Gradient), si concentra invece sulle operazioni di algebra lineare sparse.
Il primo metodo è fondametale per affrontare problemi complessi come le simulazioni dei cambiamenti climatici o la ricerca di nuovi farmaci. Il secondo trova la sua applicazione per l’ottimizzazione dei flussi di traffico o la simulazione di reti neurali.
Irrompe El Capitan
Entrambe queste classifiche sono state sconvolte dall’annuncio del Lawrence Livermore National Laboratory del nuovo supercomputer prodotto da AMD, azienda statunitense che produce superconduttori e Hewlett Packard Enterprise. Il nome del nuovo “campione” è El Capitan.
La funzione di El Capitan è quella di supportare l’Agenzia americana per la sicurezza nucleare sugli effetti di un’esplosione nucleare. Gli scienziati potranno sperimentare gli effetti delle atomiche senza sganciare neppure una bomba. Le conseguenze del test, infatti, verranno simulati da El Capitan in uno spazio virtuale.
La potenza di calcolo di El Capitan
Il nuovo supercomputer può vantare una memoria di oltre 5 petabyte (un petabyte corrisponde a un milione di gigabyte). Ma la prestazione che lo ha insediato come attuale N. 1 nel mondo dei supercomputer è la sua velocità di calcolo pari a 1,742 exaFLOPS (che in certe configurazioni potrebbero diventare 2,9).
Il FLOPS (Floating point operation per second) indica il numero di operazioni in virgola mobile che un sistema può eseguire in un secondo. Il supercomputer da record, insomma, può compierne 1,7 moltiplicato per dieci elevato alla diciottesima. In sintesi, un quintilione di operazioni al secondo. Il supercompute italiano più potente è Leonardo uno degli otto supercomputer pre-exascale che forma la rete di calcolo europea ad alte prestazioni EuroHPC installato, presso il tecnopolo di Bologna.
Leonardo è presente in entrambe le classifiche di TOP 500 e dopo l’avvento di El Capitan veleggia intorno alla settima posizione.