giovedì, Novembre 7

Hubble: individuate ombre misteriose sugli anelli di Saturno

Hubble: individuate ombre misteriose sugli anelli di Saturno. Il telescopio ha catturato un’immagine, recentemente rivelata, in cui erano presenti delle ombre misteriose e spettrali. Queste erano situate sugli anelli di Saturno nell’ultimo avvistamento dei cosiddetti “raggi”. L’evento ha sorpreso gli scienziati.

La foto composita, rilasciata dalla NASA, è stata scattata da Hubble lo scorso 22 ottobre. Questo mentre Saturno era a circa 850 milioni di miglia, quindi 1,37 miliardi di chilometri di distanza, secondo l’agenzia spaziale. L’osservatorio spaziale orbita attorno alla Terra a poche centinaia di chilometri sopra la superficie da più di tre decenni.

Gli astronomi conoscono da tempo gli sconcertanti raggi che appaiono sugli anelli di Saturno. Questi sembrano delle apparizioni che pattinano lungo gli anelli. I raggi possono essere individuati in varie posizioni a seconda di dove si trova il pianeta nel suo ciclo orbitale.

Hubble

Hubble e le osservazioni

Nel corso del tempo, le osservazioni hanno rivelato che il numero e l’aspetto dei raggi possono variare. Questo a seconda del ciclo stagionale di Saturno. Similmente alla Terra, il pianeta ha un asse inclinato che provoca cambiamenti stagionali. La differenza è che ogni stagione su Saturno dura circa sette anni, secondo la NASA.

Hubble è attualmente pronto ad osservare il fenomeno inspiegabile al massimo dell’attività, mentre i ricercatori mirano a svelarne i segreti. Amy Simon, la scienziata capo del programma Outer Planet Atmospheres Legacy, o OPAL, di Hubble ha dichiarato che: “Ci stiamo dirigendo verso l’equinozio di Saturno. Periodo in cui ci aspetteremmo la massima attività dei raggi, con una frequenza più elevata e raggi più scuri. Eventi che appariranno nei prossimi anni”. L’equinozio autunnale di Saturno dovrebbe verificarsi il 6 maggio del 2025.

Didascalia video: sette immagini del telescopio spaziale Hubble, ciascuna scattata a circa quattro minuti di distanza, sono state unite insieme per mostrare le caratteristiche dei “raggi” che ruotano attorno a Saturno.

Hubble e le altre osservazioni dei raggi di Saturno

La sonda spaziale Voyager 2 della NASA ha catturato la prima prova dei raggi negli anni ’80. La missione Cassini, una sonda dedicata a Saturno, ha effettuato osservazioni del fenomeno dei raggi durante il suo picco stagionale alla fine degli anni 2000. Le osservazioni più recenti di Hubble sono avvenute all’inizio di quest’anno. Le osservazioni hanno fornito una rinnovata spinta per identificare le cause della comparsa dei raggi.

I raggi possono sembrare piccoli nelle immagini, ma in realtà possono essere più grandi della Terra in larghezza e diametro. Questo secondo la NASA. Gli scienziati continueranno ad analizzare i misteriosi raggi di Saturno durante l’equinozio del 2025, nel tentativo di fornire finalmente una spiegazione per le apparizioni.

Conclusioni

La NASA in un comunicato di febbraio ha reso noto che: “Il presunto colpevole dei raggi è il campo magnetico variabile del pianeta. I campi magnetici planetari interagiscono con il vento solare, creando un ambiente elettricamente carico. Sulla Terra, quando queste particelle cariche colpiscono l’atmosfera, ciò è visibile nell’emisfero settentrionale come l’aurora boreale”.

Essenzialmente, gli astronomi sospettano che delle minuscole particelle possano caricarsi a causa di questa attività, facendole salire brevemente più in alto del materiale circostante e creando un apparente rigonfiamento. I ricercatori sperano che i dati di Hubble dimostreranno, o smentiranno, la teoria una volta per tutte, basandosi sulle osservazioni raccolte dalla Voyager 2 e dalla missione Cassini.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2023/12/26/world/hubble-saturn-rings-spokes-scn/index.html

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