A metà dell’Ottocento Robert Chesebrough aveva fondato una piccola società che distillava cherosene dal catrame di carbone. Poi in Pennsilvanya fu scoperto il petrolio e Chesebrough temette di essere estromesso dal mercato.
Ma il buon Robert era un tipo tenace, si recò quindi nei campi petroliferi per verificare se con questa nuova sostanza era possibile distillare il cherosene. La sua attenzione fu attratta da un materiale simile a cera che fuoriusciva lentamente dal terreno insieme al petrolio.
I lavoratori del petrolio avevano scoperto che questa rod wax, come la chiamavano, aveva una proprietà utile: aiutava a guarire da tagli ed ustioni.
Cheesebrough intui’ che quella sostanza poteva essere un’ottima occasione di business e dedicò i successivi dieci anni della sua vita a distillare una forma, pura, efficace ed inodore di questa sorta di gelatina.
I risultati furono molto soddisfacenti e Cheesebrough battezzò questa sostanza vaselina, probabilmente perchè durante i suoi primi esperimenti per affinare il prodotto aveva usato dei vasi di sua moglie.
Affinato il prodotto, Cheesbrough attraversò mezzo paese a cavallo per propagandare le qualità curative della vaselina, antesignano dei moderni rappresentanti dell’industria farmaceutica.
In breve iniziarono a piovere ordini su ordini. I consumatori scoprirono che il metallo ricoperto di vaselina non arrugginiva e che nuotatori protetti da una spesso strato di questa materia gelatinosa riuscivano a nuotare in acque molto fredde.
L’effetto più importante e miracoloso era però quello che si otteneva sulla pelle screpolata.
Ben presto i produttori di Big Balm, un prodotto usato per proteggere le mammelle delle mucche dalle frequenti mungiture, sostituirono i vecchi ingredienti con il nuovo preparato di origine petrolifera.
Inizialmente a frenare solo in parte l’uso per le persone fu l’eccesso di untuosità della vaselina che successivamente fu superata attraverso opportuni procedimenti chimici.
Ancora oggi la vaselina è un prodotto di largo consumo e molto apprezzato, anche se nell’immaginario pruriginoso il barattolo della sostanza scoperta oltre un secolo e mezzo fa da Robert Cheesebrough è associato ad una ben determinata pratica sessuale.
Oggi la vaselina di miglior qualità è usata in campo farmaceutico per la produzione di pomate, gel per le labbra, antifunghi, prodotti per l’infanzia e l’igiene; in campo cosmetico per i balsami per capelli e i lucidalabbra. Una normativa europea del 2004 però la inserisce in quanto derivato dal petrolio tra le sostanze potenzialmente cancerose il che ci consiglia di farne un uso estremamente moderato.