Fino ad oggi l’oggetto celeste più distante del Sistema Solare era il pianeta nano Eris che si trova a 96 unità astronomiche dal Sole (ricordiamo che 1 u.a. equivale alla distanza media tra la Terra ed il Sole ed è pari a circa 150 milioni di chilometri). Adesso questo record gli è stato strappato da un nuovo pianeta nano scoperto dagli scienziati Scott S. Sheppard, David Tholen e Chad Trujillo, rispettivamente della Carnegie Institution for Science, dell’Università delle Hawaii e dell’Università dell’Arizona Settentrionale. L’annuncio della scoperta del pianeta nano è stato fatto dal Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale il 17 dicembre, appena due giorni fa.
Il primo avvistamento di 2018 VG18, questa è la codifica scientifica, ribattezzato senza molta originalità FARAOUT risale al 17 novembre scorso osservando i dati raccolti dal telescopio Subaru (8 metri di diametro) piazzato all’Osservatorio Mauna Kea delle Hawaii. In realtà gli astrofisici stavano cercando l’enigmatico PIANETA X (o se preferite PIANETA 9), l’ipotetico corpo celeste con una massa 10 volte quella terrestre che potrebbe esistere molto al di la dell’orbita di Nettuno.
SI sono imbattuti invece in un pianeta nano, piccolissimo, con un diametro di circa 500 chilometri e dall’insolito colore rosa, probabilmente per la presenza di molta acqua ghiacciata sulla superficie.
L’oggetto si trova più o meno alla stessa distanza della sonda Voyager 2 (che si è appena ‘tuffata’ nello spazio interstellare) e a 3,5 volte quella di Plutone, un tempo nono pianeta del sistema solare ma declassato nel 2006 a pianeta nano.
Per la verità non siamo ancora sicuri che FARAOUT sia un piccolissimo pianeta nano, in attesa di nuovi dati, potrebbe rivelarsi come un gruppo di oggetti più piccoli tenuti assieme dallo stesso campo gravitazionale.
