Uno dei parallelismi più abusati nel descrivere il cervello umano è quello di paragonarlo ad un computer. Ed in effetti, ad una prima analisi, non sono poche le assonanze. Tutte e due hanno bisogno di energia, il computer sotto forma di elettroni, il cervello sotto forma di glucosio e ossigeno.
Tutte e due hanno una memoria espandibile per il primo basta applicare nuovi banchi di memoria per aumentarne la capacità, per il cervello si tratta di moltiplicare le connessioni sinaptiche attraverso l’esercizio, la ripetizione e lo studio.
Entrambi si sono evoluti nel tempo. In questo caso però il computer lo ha fatto negli ultimi settanta anni circa ad un ritmo esponenziale che ha raggiunto negli ultimi decenni la capacità di raddoppiare la capacità di calcolo ogni due anni. Il cervello umano ha impiegato invece 500.000 anni circa per diventare quello che è oggi e negli ultimi 50.000 anni è rimasto pressocchè inalterato.
Ma a ragionare più attentamente ci accorgiamo che il cervello umano è ancora una macchina più potente e versatile di qualunque computer l’ingegno umano abbia prodotto. Il cervello è in costante cambiamento.
Gli effetti di questa proprietà, anche chiamata plasticità cerebrale, vanno al di là dell’immaginabile. Il cervello è un potente computer, asincrono e parallelo ma che, per di più, è capace di riadattare da solo il proprio hardware. Il cervello è costituito da atomi e molecole, opportunamente combinate in circa 86 miliardi di neuroni in un chilo e mezzo di encefalo.
Ogni neurone può attivare ed inondare di segnali migliaia di neuroni adiacenti anche 200 volte al secondo. E’ stato stimato che il cervello possa eseguire fino a 38 milioni di miliardi di operazioni al secondo non arrivando a consumare neppure 13 watt/ora. Una delle leggende che circola ancora ostinatamente è quella che asserisce che noi usiamo soltanto il 10 o il 20% appena del cervello(a seconda degli ottimisti) del nostro cervello. In realtà utilizziamo tutta la nostra materia grigia.
Le cellule cerebrali hanno però una peculiarità che le distingue da tutte le altre del nostro corpo, Infatti i neuroni sono le uniche nostre cellule che non si riproducono, attraversano tutta la nostra esistenza e quando muoiono non sono sostituite. Ma quelli che sopravvivono sanno come riorganizzarsi per scongiurare che l’età produca effetti nefasti per il nostro intelletto.
Le circa 150 .000 miliardi di connessioni sinaptiche sanno come aggiustarsi fra loro. Il cervello si riorganizza continuamente creando nuove sinapsi, rafforzando quelle vecchie, tagliando via quelle che non servono più. Concludiamo questo breve post introduttivo sulle caratteristiche del cervello con alcune misure di questo meraviglioso, complesso ed ancora molto misterioso organo (?) umano. Abbiamo già detto del peso, mediamente un cervello pesa 1350 grammi, rispetto al peso corporeo rappresenta circa il 2% del totale.
Il suo volume in media è di 1700 millilitri e come già riportato è costituito da circa 86 miliardi di neuroni ognuno dei quali ha un diametro che oscilla dai 4 ai 100 micron (un micron corrisponde ad un milionesimo di metro).
Insomma tra il cervello umano ed il computer, al momento non c’è partita.