martedì, Novembre 18

Storia Contemporanea

Storia, Storia Contemporanea

Il ruolo dell’aviazione nella Grande Guerra

All’inizio della Prima Guerra Mondiale, l'aereo era considerato poco più di un giocattolo costoso. Il suo ruolo primario era la ricognizione: sorvolare le linee nemiche per dirigere l'artiglieria e scovare i movimenti delle truppe. I primi piloti, spesso disarmati, si limitavano a salutarsi in cielo. Tuttavia, la posta in gioco era troppo alta. Presto, proteggere o impedire la ricognizione divenne vitale. Verso la fine del 1914, i piloti iniziarono ad armarsi con pistole e fucili; il primo abbattimento registrato avvenne quando un aereo francese usò una mitragliatrice rudimentale. La vera rivoluzione arrivò nell'estate del 1915, con l'introduzione tedesca del meccanismo di sincronizzazione. Ideato da Anthony Fokker, questo dispositivo permetteva al pilota di sparare con la mitragliat...
La catastrofe palestinese
Storia, Storia Contemporanea

La catastrofe palestinese

Il conflitto israelo-palestinese, uno dei nodi geopolitici più complessi e duraturi del mondo, non può essere compreso appieno senza analizzare la sua genesi e la continua evoluzione della violenza che ha segnato la vita dei palestinesi per oltre settant'anni. Dal trauma della Nakba del 1948 fino ai recenti cicli di violenza a Gaza e in Cisgiordania, la storia del popolo palestinese è stata definita da spossessamento, resistenza e occupazione militare. La Nakba: La Catastrofe Originaria Il punto di partenza del conflitto moderno, dal punto di vista palestinese, è la Nakba (in arabo: النكبة), che significa "catastrofe". Il termine si riferisce all'esodo di massa di circa 750.000 palestinesi durante la guerra arabo-israeliana del 1948. Questa guerra scoppiò a seguito del piano di p...
Un’Europa libera e unita: il Manifesto di Ventotene
Storia, Storia Contemporanea

Un’Europa libera e unita: il Manifesto di Ventotene

Nato nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, sempre più persone stanno riscoprendo l’importanza di questo testo per via delle svolte che sta prendendo l’attuale situazione geopolitica. Approfondiamolo. La nascita del Manifesto Siamo sull’isola di Ventotene, luogo di confino per gli oppositori politici del Fascismo, ed è il 1941. Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, col contributo di Eugenio Colorni diffondono le loro idee su cartine di sigarette. Mentre l’Europa è dilaniata dal conflitto, essi propongono la creazione di una federazione europea, così da poter scavalcare i nazionalismi che avevano condotto alle guerre. L’idea di un’Europa unita Come affermato sopra, gli autori hanno in mente una ben chiara idea d’Europa: un’Europa unita, in grado di cancellare i  nazionalism...
L’Assedio di Sidney Street: Quando Londra Tremò Sotto il Fuoco Anarchico
Storia, Storia Contemporanea

L’Assedio di Sidney Street: Quando Londra Tremò Sotto il Fuoco Anarchico

Il 3 gennaio 1911, un tranquillo quartiere dell'East End londinese si trasformò in un campo di battaglia. L'Assedio di Sidney Street non fu solo uno scontro a fuoco, ma un dramma che catturò l'attenzione di un'intera nazione, costrinse l'esercito a scendere in campo e vide un giovane Winston Churchill al centro della scena, immortalato dalle prime telecamere della storia. Fu un evento che mise a nudo le vulnerabilità delle forze dell'ordine e sollevò interrogativi scottanti sulla sicurezza, l'immigrazione e la natura stessa della violenza politica. Il Preludio: Il Massacro di Houndsditch Il seme della tragedia fu piantato il 16 dicembre 1910. Una banda di anarchici lettoni, con a capo il misterioso "Peter the Painter" (un soprannome che alimentò la leggenda), tentò di rapinare un...
Sunday Bloody Sunday: il grido di denuncia degli U2 sul conflitto nordirlandese
Musica e Spettacolo, Storia Contemporanea

Sunday Bloody Sunday: il grido di denuncia degli U2 sul conflitto nordirlandese

Nella storia della musica, alcune canzoni hanno superato i confini dei generi diventando veri e propri manifesti per i diritti sociali, inni contro guerre, discriminazioni, ingiustizie e abusi di potere.Tra queste, una in particolare ha lasciato un segno indelebile nella storia del rock, portando l'attenzione del mondo su un conflitto che si trascinava da decenni e di cui si stava dimenticando l’esistenza.Il brano venne presentato al pubblico per la prima volta nel 1982, durante un concerto a Belfast, con le parole "Si chiama Sunday Bloody Sunday, parla di noi, dell’Irlanda. Ma se non piacerà a voi, non la suoneremo più.". L'ovazione che ne seguì consacrò la canzone, rendendola la traccia di apertura di War, l’album pubblicato l’anno seguente. Ma Sunday Bloody Sunday non è solo un brano...
Ike e Monty e “il magnifico disastro”
Storia, Storia Contemporanea

Ike e Monty e “il magnifico disastro”

Ike e Monty, due galli in un pollario. Poche settimane dopo lo sbarco in Normandia, tra la metà di agosto e i primi di settembre del 1944, la Germania nazista sembrava prossima al tracollo militare. Stretta tra l’avanzata ad est dell’Armata Rossa e la pressione ad ovest delle forze anglo-americane, la resa incondizionata richiesta senza mezzi termini dagli Alleati sembrava imminente. Un eccesso di ottimismo Nell’Alto Comando delle forze anglo-americane la fiducia che la guerra si sarebbe conclusa entro il Natale di quell’anno era altissima.Bastarono poche settimane per smantellare sotto i colpi di una realtà ben diversa questa convinzione che permeava gran parte dei generali alleati. L’insuccesso dell’Operazione Market Garden e la tenace resistenza dell’esercito t...
Aleksandra Kollontaj: la prima donna a diventare ministra di governo
Personaggi, Storia, Storia Contemporanea

Aleksandra Kollontaj: la prima donna a diventare ministra di governo

Nata a San Pietroburgo il 31 marzo 1872 da una famiglia benestante - padre generale zarista e madre figlia di un commerciante -, Aleksandra Michajlovna Kollontaj fu la prima ministra della storia. Riscoperta grazie agli studi femministi, è possibile individuare nella sua politica un’idea di centralità di rivoluzione e liberazione femminile per rinnovare le emozioni. Possedeva un’eccellente istruzione grazie alla sua istitutrice, Marija Strachova, legata ai circoli rivoluzionari. Aleksandra rifiutò di maritarsi per convenienza e sposò un cugino, l’ingegnere Vladimir Kollontaj, dal quale ebbe il figlio Michail. Tuttavia, se ne separò, non tollerando la vita da moglie e madre, e seguì le lezioni di economia all’Università di Zurigo, approfondendo sempre di più il marxismo e lo studio dei m...
Le Foibe:  odio produce odio
Storia, Storia Contemporanea

Le Foibe: odio produce odio

Ieri 10 febbraio si è celebrata la Giornata del Ricordo, istituita nel 2004 dalla legge 30 marzo, n. 92. Con questa ricorrenza si intende "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale". In questo articolo daremo "voce" ad alcuni protagonisti di quel dramma che si inserisce nella tragedia ancora più grande della Seconda Guerra Mondiale. Storie di foibe Una sera si presentarono a casa sua cinque militari del nono Korpus di Tito, che lo prelevarono, ufficialmente per interrogarlo. Da allora i familiari non lo videro più, ma poi lo zio sedicenne, con un compagno di scuola, perlustrando l...
Dai bombardamenti strategici a quelli terroristici: l’operazione  Hurricane
Storia, Storia Contemporanea

Dai bombardamenti strategici a quelli terroristici: l’operazione Hurricane

L'operazione Hurricane. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale l’aviazione militare anglosassone aveva sviluppato progressivamente una linea d’azione cosiddetta dei “bombardamenti strategici”, in altri termini la convinzione che l’arma aerea potesse risultare decisiva nei conflitti bellici colpendo i centri di produzione e logistici del nemico. La guerra non si vince dai cieli E per tutti i primi anni della Seconda Guerra Mondiale, la RAF e successivamente l’USAAF svilupparono questa teoria sui cieli d’Europa, senza risultati decisivi, al punto tale che i bombardamenti da selettivi divennero con il passare del tempo, più indiscriminati e con carattere quasi “terroristico”, forse allo scopo di minare il morale della popolazione civile, prima ancora che delle armate hitleria...
L’operazione Torch: vittoria o fallimento?
Storia, Storia Contemporanea

L’operazione Torch: vittoria o fallimento?

L'Operazione Torch: vittoria o fallimento? Già dalla fine del 1941 e con maggiore insistenza nel corso del 1942, la Russia di Stalin chiedeva insistentemente l’apertura di un secondo fronte per allentare la pressione delle armate hitleriane in territorio sovietico. Questa esigenza del leader sovietico venne cavalcata anche da Roosevelt che deisderava impegnare l'esercito statunitense direttamente sul teatro europeo, rimanrcando il suo desiderio di dare la priorità alla lotta contro la Germania nazista piuttosto che contro il Giappone. La genesi dell'operazione Torch Finalmente, sia pure scegliendo un obiettivo minore, Churchill e Roosevelt informarono Stalin della progettazione di uno sbarco in Marocco e Algeria, che venne denominato Operazione Torch (To...
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