sabato, Luglio 27

Chesil Beach

Inghilterra dei primi anni Sessanta, due giovani ancora vergini, appena sposati passano la loro prima notte di nozze in un albergo di Chesil Beach il luogo dove si sono conosciuti.
I due ragazzi che si amano, hanno appena festeggiato il loro matrimonio a Oxford e si sono prenotati una suite nel miglior hotel del luogo. È un posto magico, segnato da una lunga striscia di ciottoli – 18 miglia di spiaggia, annuncia ora il sito web di Chesil Beach, e 180 miliardi di sassi, che si stendono sulla costa del Dorset.
Nel volgere di una sola notte i due riusciranno a conoscere veramente se stessi e l’altro per arrivare ad una inaspettata e per certi versi liberatoria decisione.
Il tredicesimo romanzo di Ian McEwan pubblicato nel 2007, snello (sono 136 pagine) ma denso di sentimenti ed introspezioni è una lettura da non perdere per capire non soltanto un’epoca, quella dei primi anni sessanta in Inghilterra, epoca che precede la rivoluzione sessuale del 68 e durante la quale non era raro arrivare vergini al matrimonio, ma noi stessi e la straordinaria difficoltà di “comprendere l’altro” attraverso la comprensione di noi stessi.

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