sabato, Luglio 27

Clima e migrazioni, il caso del XIX secolo

I cambiamenti climatici hanno sempre influenzato le migrazioni umane e non soltanto in un passato molto lontano. Nel XIX secolo, ad esempio, una forte corrente migratoria ha interessato il centro europa ed in particolare la Germania verso gli Stati Uniti, a tal punto che, attualmente, gli americani discendenti dai tedeschi sono circa 50 milioni e rappresentano la comunità più numerosa degli States.
E quanto afferma uno studio pubblicato sulla rivista “Climate of the Past”.
Nel 1800 l’Europa non soltanto era attraversata da guerre, povertà e rivoluzioni ma era interessata dalla coda della cosiddetta “piccola era glaciale”, un periodo di brusco abbassamento della temperatura iniziato, secondo alcuni studiosi, nel XIV secolo. Furono perciò anni caratterizzati da inverni estremamente rigidi, che portarono all’avanzamento dei ghiacciai sulle Alpi, ed estati molto fresche, ma anche da eventi meteo estremi come alluvioni e periodi di siccità.
In quel periodo si trasferirono negli Stati Uniti oltre 5 milioni di tedeschi e secondo questo studio almeno il 30 per cento di queste migrazioni era strettamente correlato alle condizioni climatiche.
La prima ondata migratoria seguì la disastrosa eruzione vulcanica del vulcano Tambora, avvenuta in Indonesia nel 1815. Le ceneri vulcaniche si diffusero nell’atmosfera, riflettendo la radiazione solare e causando una diminuzione delle temperature medie in tutto il mondo per alcuni anni: il 1816 è infatti ricordato come l’anno senza estate. Questo comportò una serie di cattivi raccolti, un aumento dei prezzi ed il conseguente aumento della povertà nella popolazione europea.
Un altro anno molto particolare per le condizioni climatiche, ma questa volta sul versante dell’eccessivo caldo fu il 1846, anche in quel caso cattivi raccolti e prezzi dei cereali alle stelle.
Esaminando i dati delle migrazioni non si può non notare come sia nel 1816 che nel 1846 c’è un impennata del flusso migratorio verso gli Stati Uniti.
Diversamente nel periodo 1853-56 dove il pur importante flusso migratorio non era correlato direttamente con i cambiamenti climatici.
In conclusione le ragioni della forte migrazione verso gli Stati Uniti nel corso dell’Ottocento sono molteplici e complessi, ma certamente il clima giocò un ruolo non marginale nella scelta di vita di milioni di cittadini tedeschi.

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