sabato, Dicembre 14

Il Kiwi, un frutto con grandi proprietà per la salute

Col termine “Kiwi”, per il lettore non esperto, non si intende parlare del frutto che a fine autunno riempie le ceste di vimini delle tavolate nostrane, ma di un piccolo uccello (Apteryx haastii) incapace di volare, originario ella Nuova Zelanda. In questo articolo però , noi ci concentreremo sul frutto dell’ l’Actidia chinensis, una pianta molto simile alla Vite (Vitis vinifera), originaria dalla Cina e diffusasi poi in Oceania e persino in Europa ed America, sia settentrionale che meridionale.

Italia secondo produttore al mondo di kiwi

Dai dati ISMEA, emerge che l’Italia, nel 2012, è il secondo Paese esportatore dopo la Nuova Zelanda, seguita da Belgio e Paesi Bassi. In Italia il Kiwi mette piede nel 1934, ma la produzione vera e propria si ha a partire dagli anni ’60, dove la stessa è concentrata nelle regioni Lazio, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Calabria.

Fino agli anni ’90 c’è stata una discreta produzione anche in Puglia. Sempre in Italia, nel Lazio, l’Actinidia chinensis gode di un riconoscimento europeo: il marchio IGP Latina. Le principali cultivar sono: Hayward, Abbot, Allison, Bruno, Top Star, Tumuri, Zespri gold, Matua e Katuscia. Questo frutto si distingue anche per il colore della polpa, in Kiwi verdi, gialli e rossi.

Le proprietà del kiwi

Il frutto è ricco di vitamina C, B2, zuccheri, fibre e minerali quali il calcio, potassio, sodio, ferro, e fosforo. Iniziamo con l’acido ascorbico, o Vitamina C, la cui carenza in passato causava lo scorbuto, specialmente nei marinai. Questa vitamina è un composto organico con spiccata attività antiossidante (è in grado di donare gli elettroni ossidandosi e generando a sua volta un radicale più stabile) e di contribuire al buon funzionamento delle difese immunitarie.

Interviene nella sintesi degli acidi biliari necessari per la digestione dei grassi, ormoni steoridei, assorbimento del Ferro e rigenerazione del Tocoferolo (VIT. E) che contribuisce a difendere le membrane cellulari dallo stress ossidativo.

Le proprietà antiossidanti del kiwi

Oltre ad un buon contenuto di vitamina C, il Kiwi, ha elevate proprietà antiossidanti, esercitata in vitro almeno, dai polifenoli in questo contenuto. Il maggior contenuto di polifenoli sembra essere nelle varietà a polpa gialla rispetto a quelle verdi.

Questi composti organici sembrano avere effetti soprattutto sulle membrane cellulari e i composti fosfolipidici che le compongono (ad esempio la Phosphatidyl ethanolamine), anche a temperature vicine ai 100°C, risultando quindi termoresistenti.

Ma il kiwi non protegge solo le membrane cellulari, ma sembra avere effetti anche sull’attività del perossido di idrogeno (acqua ossigenata), in misura maggiore rispetto alla Vitamina C, o nei confronti della superossido dismutasi , anche confrontandolo con altri frutti come il mandarino o il pompelmo.

La maggiore efficienza del kiwi a polpa gialla

Anche negli studi in vivo, si è dimostrato essere un ottimo prodotto a proprietà antiossidanti e protettivi nei confronti della ossidazione lipidica, seppur con alcune oscillazioni fra cultivar e il passar dei giorni. Ne emerge comunque una maggiore “efficienza” in tal senso, dei Kiwi a polpa gialla rispetto a quelli a pasta verde, prevenendo o riducendo in particolari soggetti iperglicemici, l’aterosclerosi.

A tal proposito son stati effettuati degli studi per valutare la possibilità di valorizzare scarti della lavorazione di Kiwi estraendone i polifenoli  (almeno 10 composti fenolici: due acidi benzoici (acido p -idrossibenzoico e acido protocatechuico), 4 acidi cinnamici (acido caffeico e suoi derivati, acido clorogenico e acido ferulico), 2 flavan-3-oli ((+)-catechina e (-)-epicatechina) e 2 flavonoli (rutina, quercitrina).

L’ Actnidia non ha solo però proprietà antiossidanti, ma sembra agire sulle necrosi polmonari, almeno sui ratti da laboratorio sottoposti ad un irraggiamento con radiazioni X da 18 Gy, inibendo la sintesi di particolari proteine.

Una pericolosa reazione avversa

I Kiwi però possono agire anche come stimolanti nei confronti della microflora intestinale (Bacteroides, Faecalibacterium prausnitzii), per il loro contenuto in zuccheri (fruttosio, glucosio, sorbitolo) fibre e polifenoli, favorendo la motilità intestinale. Due Kiwi da circa 300g, contengono circa 9 g di fibre, polisaccaridi non digeribili ma fermentescibili, e le membrane cellulari della polpa, hanno al proprietà di gonfiarsi assorbendo acqua, aumentando il suo volume iniziale di 3 volte ed ha effetti lassativi.

Concludiamo con una notizia “cattiva”: dal 1981, sembra che in alcuni soggetti l’assunzione di Kiwi può portare ad una reazione avversa con conseguenze anche mortali. Tale fenomeno sembra in crescita, specialmente nei Paesi del Nord Europa o del baltico.

Ciò avviene per cross-reattività, poiché l’organismo percepisce, sbagliando, alcune molecole (generalmente proteine), molto simili ad altre, come agenti negativi, producendo una risposta immunitaria, come ad esempio il lattice o alcune proteine contenute nel suo succo. Un aiuto però ci è dato dai processi di trattamento termico a cui sono sottoposti i succhi di frutta.

Le alte temperature infatti portano alla denaturazione proteica. Sta al medico curante, valutare per il singolo paziente, la necessità di rinunciare all’assunzione o meno di questo frutto, a seconda della gravità della reazione avversa.

Foto di Agnieszka da Pixabay

Foto di Robert Owen-Wahl da Pixabay

Per saperne di più:

Il Kiwi

Bibliografia

https://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3364
https://www.agraria.org/coltivazioniarboree/actinidia.htm#:~:text=%C3%88%20il%20frutto%20a%20pi%C3%B9,il%2031%25%20proviene%20dal%20Lazio.
https://italiafruit.net/dallitalia-al-mondo-cresce-il-mercato-del-kiwi-rosso
https://blog.italiafruit.net/il-kiwi-la-vera-storia
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34505614/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33071348/
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https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21212530/
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2161831322011681?via%3Dihub
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/apt.15127
https://www.thermofisher.com/allergy/it/it/allergen-fact-sheets.html?allergen=kiwi

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