Geologia

Il Lago Natron: Le acque che trasformano in pietra

Nel cuore del nord della Tanzania si nasconde un lago straordinario, unico nel suo genere in tutto il pianeta. È il Lago Natron, rinomato per la sua stupefacente capacità di pietrificare gli animali che vengono a contatto con le sue acque alcaline. Ma quali misteri si celano dietro questo straordinario fenomeno naturale? Scopriamo quali segreti nasconde questo luogo incantevole e misterioso, dove la natura sfida l’immaginazione.

Un po’ di storia del Lago Natron

La storia del Lago Natron è un affascinante viaggio a ritroso nel tempo. Si stima che il lago abbia avuto origine tra 500.000 e 2 milioni di anni fa, frutto delle intense attività vulcaniche che hanno plasmato la Great Rift Valley dell’Africa orientale. Questa regione è celebre per la sua vivacità geologica, caratterizzata da movimenti tettonici che hanno dato vita alla spettacolare Rift Valley. Il Lago Natron è un testimone silenzioso di queste antiche forze della natura, che continuano a modellare il paesaggio fino ai giorni nostri.

Le sue acque sono alimentate principalmente dai fiumi Ewaso Ng’iro e Peninj, che attraversano terreni ricchi di natron, ovvero un minerale composto principalmente da carbonato di sodio decaidrato. È proprio grazie alla presenza di questo sale che conferisce all’acqua del lago la sua elevata alcalinità, con un pH che supera il valore di 10. Il lago è inoltre parte integrante del vasto sistema del Magadi-Natron, un insieme di laghi alcalini che, insieme a sorgenti termali e geyser, giocano un ruolo fondamentale nella storia geologica della Great Rift Valley.

Abbiamo esplorato le meraviglie scientifiche del Lago Natron, ma ora è il momento di addentrarci in alcune curiosità affascinanti.

Quali leggende si aggirano attorno al Lago Natron?

Tra le leggende che avvolgono il Lago Natron, spicca quella del vulcano Ol Doinyo Lengai. Maestoso e imponente, si erge non lontano dalle sue rive. Per la tribù dei Maasai, custodi di queste terre, il vulcano rappresenta niente meno che la casa degli dei. La sua sacralità è tale che ogni colonna di fumo che si alza dal cratere è interpretata come un soffio divino, un segno visibile della presenza celestiale.

Le antiche leggende narrano anche di spiriti e divinità che dimorano nelle acque del Lago Natron, storie tramandate attraverso le generazioni che infondono un profondo rispetto per questo lago straordinario. Ma non è tutto: il lago è anche il fulcro di una storia quasi mitologica. Grazie alla sua singolare alchimia, il Natron ha il potere di preservare gli animali deceduti, cristallizzandoli in forme simili a statue di sale. Questo fenomeno, quasi surreale, ha ispirato l’immaginario collettivo, dando origine a innumerevoli racconti e leggende.

La fauna: chi perisce e chi sopravvive alle misteriose acque

Gli animali più colpiti dalle acque del lago sono principalmente rane, uccelli e perfino pipistrelli. Il processo di ‘pietrificazione’ si innesca quando gli elevati livelli di sodio e altri minerali nel lago entrano in reazione con i tessuti degli animali, innescando un processo di calcificazione. 

Incredibilmente, nonostante le condizioni estreme del Lago Natron, alcune specie non solo sopravvivono, ma prosperano. Tra queste, il fenicottero rosa minore si distingue: si raduna sulle sue rive tra agosto e ottobre per nidificare. Questi uccelli affascinanti hanno sviluppato adattamenti unici, come speciali caratteristiche nel loro becco e nelle zampe, che formano uno strato protettivo contro l’ambiente alcalino del lago, permettendo loro di vivere e riprodursi in questo habitat apparentemente inospitale.

Non solo il fenicottero rosa minore trova rifugio nelle acque del Lago Natron, ma anche altri animali come giraffe, struzzi e varie specie di uccelli popolano le vicinanze. Questi animali, tuttavia, tendono a evitare il contatto diretto con le acque alcaline del lago. Riguardo alla vita acquatica, il lago ospita specie uniche come le tilapie alcaline (Alcolapia latilabris e Alcolapia ndalalani), che hanno sviluppato incredibili adattamenti per sopravvivere in questo ambiente estremo. Questi pesci si possono osservare nelle zone dove le sorgenti termali si mescolano con le acque del lago, creando nicchie ecologiche dove la vita può fiorire nonostante le condizioni proibitive.

E per quanto riguarda il clima?

Il Lago Natron si distingue per il suo ambiente estremo, dominato da un clima tipico della savanna, con inverni secchi e caldi. Le temperature medie annue si mantengono intorno ai 27°C, ma non è raro che durante il giorno, specialmente nei mesi da giugno a ottobre, si registrino picchi superiori ai 40°C. Il periodo più secco va da luglio a settembre, mentre le precipitazioni, seppur scarse, si verificano durante tutto l’anno. Aprile si contraddistingue come il mese più umido, portando una tregua temporanea al calore implacabile.

Generalmente, il clima intorno al Lago Natron è piacevole durante tutto l’anno. I mesi di giugno, luglio e agosto tendono ad essere più freschi, mentre il periodo da gennaio a marzo e da settembre a dicembre si caratterizza per le temperature più elevate.

Se stai considerando una visita in questo luogo unico, goditi lo spettacolo naturale ma ricorda un dettaglio fondamentale: evita di entrare in acqua!

Sara Pengue

Mi chiamo Sara e credo fermamente nel potere delle parole e nel loro ruolo di dare vita alle idee. Cerco sempre di coinvolgere il lettore e di comunicare efficacemente il messaggio desiderato. Sono tuttora alle prese con la stesura del mio primo romanzo.

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