Come abbiamo visto nel post precedente Le meravigliose leggi di Newton nella sua celeberrima equazione F=ma il grande scienziato utilizza il termine massa e non peso, anche se apparentemente possono sembrare la stessa cosa.
L’unità di peso comunemente utilizzata in gran parte del mondo è il chilogrammo (nei paesi anglosassoni invece è la libbra), ma la realtà è che entrambe sono unità di misura della massa. La massa di un oggetto o di una persona è la stessa in qualunque posto dell’Universo la si misuri, qui sulla Terra o su Proxima Centauri o nella più sperduta e lontanissima delle galassie.
Non è così per il peso, che può variare sensibilmente in base alla posizione o alle condizioni ambientali nei quali effettuiamo la misura. Il peso è in realtà una forza ed è il risultato dell’equazione F=mg, ovvero il prodotto della massa di un oggetto per la forza di gravità.
La forza gravitazionale quindi influenza direttamente il peso, ecco perché un uomo sulla luna a causa della ridotta forza gravitazionale del nostro satellite, peserà un sesto in meno del suo peso misurato sulla superficie terrestre.
L’attrazione gravitazionale sulla Terra è pressocché identica in ogni punto questo è il motivo per cui la nostra massa è di fatto la stessa sia se ci pesiamo a Firenze sia se ci pesiamo a Nairobi. Se la nostra massa (che comunemente parlando continuiamo a definire peso) è di 80 kg a Firenze sarà di 80 kg a Nairobi.
Una leggenda vuole che Galileo Galilei, l’inventore della scienza moderna, un giorno salisse sulla Torre di Pisa con due palle, una di cannone ed una di legno, la prima molto più pesante della seconda. Il suo intento era quello di dimostrare che escludendo l’attrito prodotto dall’aria, i due oggetti sarebbe caduti con la stessa velocità al suolo. Probabilmente questo episodio non è mai avvenuto e Galilei ha elaborato questo convincimento soltanto con la forza del ragionamento. Molti secoli dopo, però ci fu la conferma sperimentale più spettacolare possibile che Galileo aveva ragione.
Durante la missione Apollo 15 l’astronauta David Show, in diretta, fece cadere contemporaneamente un martello ed una piuma d’aquila. I due oggetti atterrarono sul suolo lunare contemporaneamente. Secondo l’equazione F=ma tanto è più grande la massa tanto più è grande la forza di attrazione gravitazionale, ma l’accelerazione è uguale per tutti, ecco perché non c’è distinzione sul raggiungimento della superficie, al netto della resistenza dell’aria sulla terra, di qualunque oggetto. Ovviamente un elefante che cade dalla Torre di Pisa avendo una massa enormemente maggiore di una piuma, avrà anche un’energia enormemente superiore e quindi il suo impatto al suolo sarebbe certamente più devastante, ma piuma e pachiderma toccherebbero la superficie nello stesso momento.