E’ passato appena un milionesimo di secondo dal Big Bang e l’Universo si sta intiepidendo e diventando sempre meno denso. La “zuppa” nella quale i quark fino a qualche istante prima erano allo stesso tempo liberi e legati, si uniscono ad altre particelle, trasformandosi in adroni. gli adroni danno origine ai protoni, ai neutroni ed altre particelle pesanti tutte evoluzioni e trasformazioni di quark.
Nel tentativo di ricreare quelle condizioni estreme, il CERN utilizza il Large Hadron Collider (grande collisore di adroni) per accelerare fasci di adroni e farli collidere tra loro. Ma torniamo al nostro giovanissimo universo, quella lieve asimmetria che si era prodotta tra leptoni e quark si trasferisce anche agli adroni ma, stavolta con conseguenze eccezionali che porteranno alla nascita dell’Universo come oggi lo conosciamo.
Il progressivo raffreddamento dell’universo diminuisce l’energia disponibile per la creazione spontanea di coppie di particelle. L’equazione di Einstein E=mc2 non funziona più per compensare la nascita di coppie di quark ed anti quark. Inoltre i fotoni cedendo energia all’Universo in continua espansione scendevano sotto la soglia sotto la quale si producono coppie di adroni-anti adroni. Per ogni miliardo di annichilazioni, che lasciavano in eredita un miliardo di fotoni, sopravviveva un solo, singolo adrone che avrebbe però fatto la differenza.
Da questi sopravvissuti nascerà la materia che formeranno le stelle, le galassie, i pianeti ed in ultima istanza anche la vita.
Senza questi solitari adroni che rompono la simmetria perfetta tutta la massa dell’Universo si sarebbe auto-annichilata dando vita ad un cosmo fatto solo da fotoni. Un’universo fatto solo di luce.