Fumetti

Le grandi storie di Zagor: “La notte del diluvio”

Tra i generi esplorati dalla più storica collana di Sergio Bonelli Editore (dopo Tex) quello magico-esoterico ha prodotto numerose storie di livello. Quella oggetto di questo breve articolo è “La notte del diluvio“, albo numero 264 del luglio 1987, che si concluderà nel numero successivo, “Il tempio del sacrificio“.

La storia (senza spoiler)

Il colonnello Maddenbrook, comandante di Fort Bravery, manda a chiamare Zagor e Cico. Suo figlio Walter si è messo in viaggio per raggiungere il forte con alcuni amici, ma, da due mesi, non ha più dato sue notizie. I nostri eroi partono alla ricerca del giovane e giungono in una notte funestata da un autentico diluvio in un villaggio isolato.

Zagor viene accolto da Stephan, un affabile capo villaggio che da loro il benvenuto a New Salem, un paese dove i vestiti, l’architettura e i costumi sono rimasti al Seicento. E dove, come bene presto lo Spirito con la Scure scoprirà a sue spese, regna il Male.

L’antefatto storico

L’autore della storia, il compianto Ade Capone, ci racconta come New Salem sia stato fondato da un gruppo di fuggiaschi della Salem del 1692, un villaggio (questo si reale) della contea di Essex, nel Massachusetts. Quell’anno furono celebrati gli ultimi processi di una caccia alle streghe che era iniziata quasi cinquanta anni prima. Con i processi del 1692 iniziò la più estesa serie di accuse, arresti ed esecuzioni capitali mai inflitte per il reato di stregoneria nei possedimenti britannici nel Nuovo mondo.

Al termine del processo, 19 persone furono giustiziate tramite impiccagione, mentre un uomo venne schiacciato a morte per essersi rifiutato di testimoniare; 150 sospettati furono imprigionati e altre 200 persone furono accusate di stregoneria, un numero molto elevato se rapportato al fatto che all’epoca la popolazione del New England era di circa 100 000 anime.

Gli autori

Soggetto e sceneggiatura sono di Ade Capone, un autore versatile troppo presto venuto a mancare. Nato a Piacenza nel1958, si trasferisce con la famiglia a Salsomaggiore e mentre frequenta la facoltà di Geologia, si dedica alla sceneggiatura di fumetti, pubblicando per la Casa Editrice Universo la sua prima storia su Albo Blitz nel marzo 1980.  Scrive poi storie brevi per Intrepido e Skorpio.

Successivamente inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore realizzando nel 1986 una storia di Mister No, una di Zagor nel 1987 e poi per Martin Mystère. Per il Signore di Darkwood ha scritto numerose sceneggiature tra i numeri 263 e 331.

Ade Capone

Nel 1992, crea il personaggio di Lazarus Ledd, che è stato un grande successo editoriale, le sue storie sono rimaste in edicola per oltre un decennio. Negli ultimi anni della sua vita, Capone si è avvicinato anche al mondo della televisione, diventando autore di uno dei programmi più seguiti di Italia1, ovvero Mistero. È stato autore anche di altri programmi sempre per Italia1 quali Invincibili ed il Bivio. Ade Capone è scomparso il 4 febbraio 2015 a Salsomaggiore Terme, a causa di un infarto, all’età di 56 anni.

Disegni e copertina sono del “papà” grafico di Zagor, Gallieno Ferri. In questa storia Ferri, a mio avviso, da il meglio di se nei disegni del paesaggio sferzato da una pioggia battente, nell’illustrazione del villaggio di New Salem e degli ambienti. Meno convincente del solito il tratteggio del viso dei protagonisti, che a volta pare un po’ tirato via.

I punti di forza della storia

Il principale punto di forza di questa avventura zagoriana è espresso proprio nell’albo centrale, “La notte del diluvio”. I testi di Capone e i disegni di Ferri, soprattutto la parte che riguarda l’illustrazione del paesaggio e del villaggio, vanno a braccetto e riescono ad esprimere un’atmosfera gotica e inquietante che avvince il lettore. La pioggia battente, che flagella Zagor e Cico per tutta la notte, si trasforma in una sorta di protagonista maligno, anticipatore dell’orrore a cui i due amici stanno andando incontro nella loro ricerca di Walter.

La valutazione

Soggetto e sceneggiatura: 8

Disegni: 7,5

Copertina: 8

Media: 7,83

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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