Animali

Vita da iene

Molti le ritengono squallide “mangiatrici di carogne” e persino “stupide”, ma da osservazioni e ricerche odierne emerge un quadro del tutto diverso. Gli Ienidi, (iene) sono una famiglia di mammiferi carnivori feliformi. Con appena quattro specie attuali sono una delle più piccole famiglie dell’ordine dei Carnivori, nonché dell’intera classe dei Mammiferi. Eppure svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema africano.

Caratteristiche fisiche

Le iene hanno grosse orecchie, olfatto assai fine, potenti mascelle, molari e canini molto sviluppati, per cui possono frantumare ossa ed uccidere prede senza difficoltà. Come le manguste, possiedono una tasca anale con ghiandole odorifere per la marcatura del territorio.

Le zampe anteriori sono più lunghe delle posteriori. Inoltre gli organi femminili hanno una forma così simile a quelle maschili, che non si distinguono facilmente i sessi. La specie più diffusa nelle savane africane è la iena maculata (Crocuta crocuta), mentre quella bruna si trova in ambienti aridi dell’Africa australe e la striata vive invece, dal Sahara all’India. In libertà arrivano a circa 20 anni di vita, invece in cattività persino a 40, per cui sono i carnivori più longevi.

La caccia vincente delle iene

Si pensa comunemente che aspettino la fine del pranzo dei leoni per cibarsi degli scarti, ma le iene sono cacciatrici attive ed efficienti, capaci di uccidere in modo diretto prede o addirittura di sottrarle a ghepardi. Si devono guardare soltanto dai leoni che possono sottrargli prede faticosamente conquistate. Agendo insieme, riescono a sopraffare anche animali molto più grandi, come gnu e bufali. Sono piuttosto furbe e spietate, tanto da attaccare in gruppo vecchi leoni e piccoli di gazzelle, non ancora in grado di correre.

Le iene maculate possono uccidere fino al 95% delle prede di cui si nutrono, mentre le iene striate sono per lo più “spazzine”, ovvero mangiano i resti di prede uccise da altri predatori.

Società e comunicazione

Si tratta dunque di animali assai astuti e intelligenti, che vivono in società matriarcali, assai simili a quelle di elefanti e scimmie antropomorfe. La dominanza femminile è dovuta al fatto che esse sono più muscolose e aggressive dei maschi, con un peso che può essere dieci volte superiore.

Addirittura la loro quantità di testosterone è anche tripla! Le iene vivono in grandi branchi, di 80 o persino 120 individui, si possono però distinguere piccoli gruppi indipendenti. Adoperano una trentina di vocalizzi diversi, per comunicare un’ampia serie di messaggi differenti, come stato sociale, età e possesso di territorio. In particolare, le maculate emettono un suono come risata se un’altra cerca di rubare la loro preda. Da qui la definizione di iena ridens.

Riproduzione

Le femmine possono accoppiarsi con molti maschi del gruppo e dopo una gestazione che varia da 98 a 110 giorni, partoriscono da una a quattro cuccioli, soprattutto in tane. Questi, nati con occhi già aperti, possono camminare subito. La madre è li cura e li protegge in modo assuduo, anche le altre femmine possono allattarli e difenderli, in caso di necessità.

Conclusioni

Le iene si trovano a vivere in territori contesi da altri forti predatori, come leoni, leopardi e ghepardi. Inoltre, come loro, risentono della riduzione di habitat, dell’avversione delle popolazioni umane, di cui possono insediare gli allevamenti e del bracconaggio. Non sono in generale pericolosi per noi, ma possono attaccarci per invasione o disturbi nel loro territorio.

Dante Iagrossi

Dante Iagrossi, nato nel 1955 e residente a Caiazzo (Caserta), dopo la laurea in Fisica, ha insegnato Matematica e Scienze, nelle scuole medie. Realizza vari lavori didattici (presentazioni, ebook, mappe concettuali e video) su argomenti scientifici. Numerosi gli articoli divulgativi pubblicati in rete. Ha tenuto alcune lezioni presso sedi di Unitre (Alife e Caserta) sul mondo vegetale e quello animale. Ha infine pubblicato un libro sulle varie capacità animali, fisiche, intellettive, pratiche ed emozionali, “Cervello di corvo, cuore di elefante”, (ed. Ikone, 2023) in cui compaiono anche confronti con comportamenti umani, diffuso gratuitamente nelle scuole.

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