Nora Venturini è regista teatrale e sceneggiatrice. Ha scritto varie serie tv e tv movie per Rai e Mediaset e firmato numerose regie teatrali. Ha esordito nella narrativa con L’ora di punta (Mondadori, 2017), la prima indagine della tassista Debora Camilli.
Adesso, ad appena un anno torna sul luogo del delitto con il suo secondo libro, un thriller che vede il ritorno della singolare “investigatrice tassista” Debora Camilli. Il romanzo Lupo mangia cane questa volta esplora il mondo dei clochard e degli immigrati romani che gravitano tra Termini ed Esquilino, lo fa con il consueto impasto di tensione ed humour che sono le caratteristiche di questa autrice.
Con il suo taxi Siena 23 la venticinquenne Debora affianca ancora una volta il Commissario Edoardo Raggio verso il quale nutre, nonostante il divario di età ed il fatto che sia sposato un malcelato sentimento, nella ricerca dell’assassinio di un giovane eritreo che frequentava la mensa della Caritas.
Muovendosi fra Termini, piazza Vittorio, il mercato Esquilino e San Lorenzo, Debora verrà a contatto con un’umanità sommersa, fatta di senzatetto, lavoratori saltuari ed extracomunitari irregolari, che vive nascosta ed emerge solo all’ora di cena per rimediare un pasto caldo, un popolo degli invisibili tra cui può capitare che “lupo mangi cane, ma solo perché ha fame.
Il giallo si dipana divertente e coinvolgente per 282 pagine e conferma la felice vena narrativa dell’autrice che ha disseminato piccole orme autobiografiche in tutto il romanzo.