Pochi rinunciano ad iniziare una nuova giornata di lavoro senza un tonificante caffè o concludere un pasto, leggero o impegnativo che sia, senza la nostra tazzina di nettare scuro.
Il dibattito sugli effetti benefici e/o dannosi di questa bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiacee, un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13.500 specie, dura ormai da diversi anni. Due distinti studi “Caffeine Content of Specialty Coffees” pubblicato sul Journal of Analytical Toxicology nel 2003 e “Caffeina for Sport Performance” pubblicato su Human Kinetics nel 2013 ci aiutano a far luce sulla quantità ottimale di caffeina da ingerire per evitare spiacevoli effetti collaterali.
Innanzi tutto è bene precisare che il caffè è ricco di polifenoli il che gli conferisce un alto potere antiossidante. Inoltre ha una elevata capacità tonica ed energizzante sia a livello fisico che cognitivo. La dose giusta di caffeina che ci permette di godere dei lati benefici della nostra bevanda preferita senza incorrere in spiacevoli effetti collaterali è di circa 300 mg al giorno, pari a tre tazzine di caffè circa.
Occorre però stare attenti perchè la caffeina non è presente soltanto nell’espresso del bar o nel caffè fatto con la moka di casa ma anche in altri alimenti come nella cola, in un bicchiere di 300 ml sono contenuti circa 45 mg di caffeina, o nel the nero e verde, ed anche nel cioccolato fondente troviamo una dose di caffeina che può oscillare da 10 a 50 mg.
Ma adesso scusatami vado a farmi una tazzina di caffè…..