Pulcini aritmetici

Certe salamandre, poste davanti a 2 gruppi di prede, uno formato da due, l’altro da tre, si sono subito mosse verso il secondo.

Una leonessa in Tasmania, studiata da ricercatori dell’Università del Sussex, sentendo il ruggito di un animale sconosciuto, ha fatto presto ritorno nel suo gruppo, per evidenti motivi di sicurezza. Quando poi ha ascoltato più ruggiti insieme (registrati), stimando fossero tre leoni, è tornata nel gruppo, per poi tornare con altre 4 leonesse allo scopo fronteggiare gli eventuali tre intrusi.

Ad alcuni pulcini, fin dalla nascita, sono stati mostrati ovetti di plastica. Poi sono stati sottoposti ad alcuni esperimenti con numero diverso di essi. Da un contenitore trasparente essi vedevano prima da vicino, poi da lontano ovetti posti dietro due piccoli schermi: uno solo dietro il primo, poi successivamente quattro dietro il secondo. Lasciati liberi, si dirigevano sempre verso il secondo, anche quando da questo si toglieva un ovetto per porlo dietro al primo schermo. Quindi hanno mostrato di “capire” non solo il risultato di addizioni successive (1 + 1, 2 + 1, 3 + 1), ma anche quello della sottrazione, 4 – 1 = 3. Hanno saputo in effetti confrontare le quantità 2 e 3 di ovetti, scegliendo quest’ultima più alta.

Questi ed altri fatti documentati dimostrano che in generale gli animali sanno contare, o meglio, sono in grado di valutare certe quantità. Queste capacità aritmetiche tornano loro assai utili, non solo per ottenere un cibo più abbondante, ma anche per motivi di difesa, sapendo stimare quanti nemici si trovano davanti e quindi comportandosi di conseguenza. Il limite è rappresentato dal 4, poiché in genere non riescono a distinguere quantità dal 5 in poi. Chissà se in futuro, opportunamente istruiti, potranno in seguito eseguire calcoli e stime maggiori. Comunque sembra che certi piccioni possano addirittura già “contare” un numero di loro colpi di becco superiore a 50.

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