I fast radio bursts sono uno fra i più interessanti fenomeni astrofisici scoperti nel corso degli ultimi dieci anni. Scoperti nel 2007 gli FRB, come vengono abbreviati comunemente, sono fenomeni ad alta energia che si manifestano con impulsi radio transitori della durata di pochi millesecondi. Ancora non sappiamo con certezza se questi straordinarie e sfuggenti manifestazioni siano il prodotto di fenomeni naturali o artificiali. Questi lampi luminosi non risolti, nella banda radio, provengono ormai con certezza da luoghi oltre i confini della nostra galassia, La Via Lattea.
La denominazione di ciascun lampo radio veloce è composta dalla sigla FRB seguita dalla data di rilevazione nella forma “AAMMGG”. Il primo lampo radio veloce (FRB 010724) è stato scoperto nel 2007 in dati di archivio raccolti il 24 luglio 2001 dall’osservatorio di Parkes, nel nuovo Galles del Sud, con il radiotelescopio di 64 m di diametro.
Esiste però un radio burst con una caratteristica che lo rende unico, almeno fra quelli conosciuti: si ripete. Sì chiama FRB 121102 e dalla data della prima rilevazione, avvenuta il 2 novembre 2012 con l’antenna di Arecibo, si contano almeno un’altra decina di impulsi riconducibili alla stessa sorgente. Una peculiarità che ha permesso agli scienziati d’attenderlo al varco con più radiotelescopi.
Al punto che nel 2016 è stata ufficialmente annunciata la sua provenienza: una lontanissima galassia nana distante 3 miliardi di anni luce dalla Terra.
Il dibattito sull’origine di questi fenomeni misteriosi è tutt’ora aperto, molti astrofisici sostengono che siano il prodotto della formazione di stelle assai massicce in ambienti relativamente giovani dell’universo, altri che dipendono dalla coalescenza di buchi neri.
Qualcuno avanza timidamente anche il dubbio, soprattutto in relazione a FRB 121102 che questi fenomeni possano avere anche un’origine artificiale.
Lo studio dei fast radio bursts è appena agli inizi e nei prossimi anni dovremo aspettarci altre, sorprendenti scoperte.