sabato, Luglio 27

Sull’orlo della sesta estinzione di massa

I risultati a cui è pervenuto uno studio firmato della Universidad Nacional Autonoma de Mexico di Città del Messico e dalla Stanford University, negli Stati Uniti sono a dir poco sconfortanti.
Secondo i ricercatori siamo ormai prossimi alla sesta estinzione di massa della Terra.
I ricercatori hanno mappato gli areali, cioè le zone geografiche di diffusione di 27.600 specie di uccelli, anfibi, mammiferi e rettili; così hanno ottenuto un campione rappresentativo di circa metà di tutte le specie di vertebrati, e analizzato le perdite di popolazioni in un campione di 177 specie di mammiferi tra il 1990 e il 2015.
I dati pubblicati su “Proceedings of the National Academy of Sciences sono sconfortanti: più del 30 per cento delle specie di vertebrati sta subendo un declino sia dell’areale sia della dimensione della popolazione.
La responsabilità di questo pericoloso declino è da attribuirsi alla perdita di habitat, la diffusione di organismi invasivi, l’inquinamento, la dispersione di sostanze tossiche e il cambiamento climatico.
La perdita della biodiversità e il drastico calo delle popolazioni animali avranno pesanti ripercussioni sugli equilibri assicurati da moltissime specie animali, da quella piu’ conosciuta e nota dell’impollinazione (che vede coinvolte le api), alla purificazione delle acque delle zone umide, al controllo delle specie infestanti.
L’uomo se il trend continuerà in questi termini sarà chiamato a pagare un conto salato in termini di vivibilità e sostenibilità dell’intera razza umana.

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