sabato, Maggio 11

Tag: brigantaggio

Ghino  di Tacco, il  nobile  brigante
Medioevo, Personaggi, Storia

Ghino di Tacco, il nobile brigante

Per gran parte del Medioevo imbattersi in banditi e fuorilegge era tutt’altro che cosa rara. Le strade, soprattutto in lontananza dai centri urbani più grandi, si rivelavano insidiose e dense di pericoli tanto che quando era possibile si preferiva viaggiare in gruppo e per i più fortunati (e potenti) sotto scorta. La mancanza di un forte potere centrale favoriva il proliferare di banditi che trovano nei boschi non soltanto il loro naturale rifugio ma anche la base per incursioni e razzie. I briganti medievali Arrestarli – e punirli – era quasi impossibile: o li si coglieva sul fatto oppure si doveva sperare nella delazione di qualche seguace. L’estrema difficoltà di reprimere questo fenomeno si capisce anche dal ricorso a bizzarri riti “magici”&n...
Gli eccidi  di Pontelandolfo  e Casalduni
Storia

Gli eccidi di Pontelandolfo e Casalduni

All'indomani dell'Unità d'Italia il nascente stato nazionale sotto l'egida dei Savoia si trovò a fronteggiare una vasta ribellione militare e sociale nelle campagne meridionali che fu etichettata, troppo sbrigativamente e riduttivamente, come la guerra al brigantaggio. Per cinque anni fu combattuta una guerra crudele, insidiosa e imprevista che cercò di far leva su un fenomeno, il brigantaggio, da sempre esistente nel Meridione d'Italia, ma che in realtà rappresentava una minoranza delle forze che si opposero al Regio Esercito ancora totalmente di estrazione sabauda. La maggioranza degli insorti era costituita da circa 10.000 soldati dell'ex esercito borbonico che si erano sbandati nelle campagne del sud all'indomani della fuga a Roma di Francesco II di Borbone. A ques...
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