sabato, Luglio 27

Un wormhole per la Via Lattea

Un ponte di Einstein-Penrose o cunicolo spazio-temporale, detto anche wormhole (in italiano letteralmente “buco di verme”), è una ipotetica caratteristica dello spaziotempo che è essenzialmente una “scorciatoia” da un punto dell’universo a un altro, che permetterebbe di viaggiare tra di essi più velocemente della velocità della luce.
Ebbene secondo uno studio effettuato da ricercatori americani, indiani ed italiani nella nostra galassia sarebbe presente un wormhole, un cunicolo spazio temporale abbastanza grande e stabile da consentire la navigazione e quindi, come nel film Interstellar, consentire viaggi per distanze incommensurabili. Si tratta per adesso di un modello teorico tutto da verificare ma perfettamente in linea con le linee più accreditate della ricerca cosmologica. Il primo scienziato a teorizzare l’esistenza dei wormhole fu Ludwig Flamm nel 1916.
Attualmente la teoria delle stringhe ammette l’esistenza di oltre 3 dimensioni spaziali, ma le altre dimensioni spaziali sarebbero contratte o compattate in base a scale subatomiche (secondo la teoria di Kaluza-Klein) per cui sembra molto difficile (si direbbe “impossibile”) sfruttare tali dimensioni spaziali “extra” per fare viaggi nello spazio e nel tempo.
La straordinarietà quindi dell’articolo riportato sulla rivista scientifica Annals of Physics e che il wormhole della Via Lattea sarebbe enorme (oltre che stabile) e quindi consentirebbe anche un ipotetico viaggio interstellare.

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