Le stelle molto piccole sono abbastanza comuni nell’Universo ma è molto difficile individuarle a causa delle loro dimensioni ridotte e della loro scarsa luminosità.
Per questo la scoperta effettuata da un team di ricercatori dell’Università di Cambridge è particolarmente importante. Grazie all’esperimento Wasp nato dalla collaborazione tra le università britanniche di Keele, Warwick, Leicester e St. Andrews per trovare nuovi pianeti esterni al Sistema Solare, a circa 600 anni luce da noi è stata scoperta una stella molto piccola EBLM J0555-57Ab.
Questa stella appena più grande di Saturno e con un campo gravitazionale solo 300 volte maggiore di quello della Terra, ruota intorno ad una compagna gigante ed è stata scoperta grazie al metodo del transito.
Le sue dimensioni sono probabilmente le piu’ piccole possibili per ottenere la pressione interna necessaria ad innescare i processi di fusione nucleare.
Questa tipologia di stelle, come nel caso del sistema di Trappist-1, di cui abbiamo più volte parlato su questo blog, sono le migliori candidate ad ospitare pianeti potenzialmente abitabili e questo è uno dei motivi che rendono la loro scoperta un fatto estremamente significativo nella ricerca di esopianeti con caratteristiche simili alla Terra.