sabato, Luglio 27

Agosto 1914: la fine dell’Ottocento

Nelle prime giornate di quell’afoso agosto del 1914 gli eserciti di Francia, Gran Bretagna e Germania sul fronte occidentale iniziarono a muoversi dai punti di raccolta delle rispettive mobilitazioni verso il nemico. Milioni di soldati iniziarono a convergere camminando per strade polverose, alcuni a piedi, alcuni a cavallo, altri sui primi rudimentali veicoli a motore.
Ogni corpo d’Armata tedesco con i suoi 2400 carri ed oltre 14.000 cavalli occupava oltre 20 chilometri di strada.
I contadini francesi guardavano stupefatti le lunghe colonne di soldati che in esecuzione del Plan XVII marciavano sulle strade per lo più non asfaltate, impolverati e sotto il peso di zaini che potevano pesare fino a 30 kg.
Mentre gli eserciti inglesi e tedeschi avevano adottato uniformi da campo rispettivamente, grigio-verdi i primi e cachi i secondi, i francesi ed i belgi conservavano ancora le uniformi rutilanti e colorate del Diciannovesimo Secolo.
Le colonne francesi erano precedute da bande militari che suonavano inni marziali e dalle insegne dei reggimenti, con gli ufficiali a cavallo in tenute ancora di pretto stampo napoleonico.
Le prime battaglie della Grande Guerra, prima che essa diventi una guerra da trincea, vedranno manovre di grande masse di uomini, sulla falsariga degli eserciti ottocenteschi che si lanceranno contro un nemico dotato però di armi più potenti e sofisticate di quelle a disposizione soltanto qualche anno prima. Fra tutte la mitragliatrice che fece scempio delle ultime cariche di cavalleria.
Il 22 agosto 1914 l’esercito francese subi’ perdite cosi gravi che nessun altro paese, in tutto il conflitto, riusci’ ad eguagliare i morti ed i feriti subiti dalla Francia in quella sola giornata.
Nelle prime tre settimane di guerra i francesi subirono 250.000 perdite mentre la Germania si fermò a circa un terzo.
Ben presto l’epoca delle bande e delle cariche di cavalleria fu archiviata, l’Ottocento era davvero finito, non prima di aver pagato un pesante tributo di sangue.

Nella foto Joffre, il Comandante Supremo dell’Esercito Francese.

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