sabato, Luglio 27

1914: Le forze in campo

https://www.youtube.com/watch?v=Jrx4dVFgLeU

Agli inizi della Grande Guerra, gli Alleati dell’Intesa erano molto fiduciosi della loro preponderanza di forze rispetto agli Imperi Centrali. La popolazione di Russia, Francia, Gran Bretagna e Belgio ammontava a 279 milioni di persone contro i 120 milioni di Germania ed Austria-Ungheria.
I loro eserciti potevano contare su 199 divisioni di fanteria contro 137 e 50 divisioni di cavalleria contro 22. Più di metà di queste imponenti forze militari erano russe. Gli schieramenti degli eserciti erano state decise anni prima, sulla base di piani militari che andavano da quelli accuratamente studiati nei dettagli della Germania, a quelli poco più che abbozzati dei francesi.
I tedeschi inviarono verso ovest 7 Armate in ottemperanza alla variante di Moltke del Piano Schlieffen, con l’intento di aggirare e distruggere l’esercito francese con una vera e propria guerra lampo.
Gli Austriaci inviarono quasi la metà del loro esercito contro la Serbia e la restante parte in Galizia a fronteggiare i russi.
Lo zar impegnò due armate per invadere la Prussia Orientale e 4 armate per combattere contro gli austriaci.
La Francia iniziò ad applicare il Plan XVII e fino al 6 agosto del 1914 evitò di fronteggiare i tedeschi in Belgio in modo che apparisse chiaro ed inconfutabile di chi era la responsabilità della violazione della neutralità del piccolo stato.
Solo la Gran Bretagna non aveva ancora deciso come comportarsi nell’imminente conflitto che avrebbe devastato l’Europa ed il mondo. Il Regno Unito era l’unica grande potenza a non avere un esercito di leva e poteva contare su circa 700.000 uomini comprese le milizie territoriali ed indigene, la metà dei quali sparsi per tutto l’immenso impero coloniale.
Asquith formò un Gabinetto di Guerra che si riunì per la prima volta alle 16 del 5 agosto. Qui si fronteggiarono due opposte visioni, chi riteneva che il contributo della Gran Bretagna dovesse limitarsi all’ambito navale, magari attuando un blocco che minasse l’economia tedesca e chi invece avvertiva la responsabilità morale e politica di aiutare la Francia sul continente.
Alla fine prevalse quest’ultima linea ed il BEF, Corpo di Spedizione Britannico, costituito da sette divisioni di fanteria e tre di cavalleria, venne trasferito in Belgio agli ordini del generale sir John French. Prese parte alla prima battaglia di Mons, dove subì pesanti perdite, e contribuì successivamente a bloccare l’avanzata tedesca nella prima battaglia della Marna.
Lo schieramento di questa immensa massa di uomini ed armamenti durante le rispettive mobilitazioni costituì uno sforzo logistico immane, che fu compiuto con diversi gradi di efficienza ed efficacia.
La prova di efficienza più grande fu offerta senza dubbio dalla Germania, che trasferì  in 312 ore utilizzando 11.000 treni, circa 120.000 ufficiali e 2.100.000 soldati e 600.000 cavalli attraverso tutto il paese, verso i punti di raccolta alle frontiere di Francia, Belgio e Lussemburgo.
L’orrore stava per iniziare.

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