L’ultima missione del giovane Dönitz
Il 3 ottobre 1918 (siamo a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra) il ventisettenne tenente di vascello Karl Dönitz scruta con il binocolo dalla torretta di comando del suo sommergibile, UB-68 le acque a sud di Capo Passero, la punta sud orientale della Sicilia. Sta aspettando l’arrivo di un altro sommergibile comandato dal collega Stenbauer. I due giovani ufficiali avevano messo a punto un rivoluzionario metodo di attacco che prevedeva lo sfruttamento della maggiore velocità della nuova classe di sommergibili UB rispetto all’antiquata classe UC.
Un nuovo tipo di attacco
Si trattava di attaccare in emersione incuneandosi nel cuore della notte tra i convogli nemici e potendo quindi colpire con maggiore efficacia e precisione i mercantili prima di immergersi per sfuggi...