sabato, Luglio 27

Alla ricerca di altri universi

Stphen Hawking fa discutere di se a pochi giorni dalla sua morte. L’occasione è uno studio non ancora pubblicato dal titolo “A Smooth Exit from Eternal Inflation”, che lo scienziato britannico ha firmato insieme al collega Thomas Hertog, appena due settimane prima di morire.
Lo studio che potete trovare a questo link https://arxiv.org/abs/1707.07702v2 torna sulla teoria del multiverso e propone nuove ardite suggestioni tra le quali la possibilità di individuare altri universi.
Andiamo con ordine. Intanto cos’è esattamente la teoria del multiverso. Paradossalmente questa teoria appare prima che in ambito scientifico nella letteratura di fantascienza. Il termine fu coniato nel 1895 dallo scrittore e psicologo americano William James. Il concetto di universi paralleli fu ripreso dallo scrittore di fantascienza statunitense Murray Leinster nel 1934, e in seguito da molti altri, come Jorge Luis Borges, divenendo un classico della fantascienza.
La teoria del multiverso è sostanzialmente l’ipotesi che postula l’esistenza di universi coesistenti fuori del nostro spaziotempo, spesso denominati dimensioni parallele; ed è la possibile conseguenza di alcune teorie scientifiche, specialmente la teoria delle stringhe e quella delle bolle (“inflazione caotica”).
Si tratta è bene essere chiari di speculazioni a metà strada tra le teorie scientifiche e la filosofia e che vede la scienza profondamente divisa. Dal punto di vista scientifico il concetto di multiverso fu proposto in modo rigoroso per la prima volta da Hugh Everett III nel 1957 nell’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica.
Lo studio di Hawking-Hertog ancora in fase di validazione per la sua pubblicazione cerca di fare se possibile un salto in avanti e propone un metodo per iniziare a dare corpo a questa teoria sostenuta dal celebre astrofisico fin dagli anni Ottanta.
La proliferazione degli universi in seguito al Big Bang sarebbe secondo questa prospettiva misurabile attraverso la radiazione cosmica di fondo (CMB, Cosmic Microwave Background), considerata come una radiazione primordiale. E questa misurazione che in qualche misura potrebbe scientificamente avvalorare la teoria del multiverso (o meglio una delle teorie) verrebbe effettuata grazie ad una sonda spaziale.
Come tutte le ipotesi di frontiera anche le anticipazioni di questo studio sono state accolte da reazioni positive ed altre molto più critiche, Hertog il co-autore di “A Smooth Exit from Eternal Inflation” ha commentato che questo era Stephen Hawking, un uomo audace, in grado con le sue ipotesi e le sue speculazioni di spingersi audacemente dove Star Trek non osa.

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