domenica, Maggio 19

Medioevo

Religione e peste del Trecento
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Religione e peste del Trecento

Lo scatenarsi della pandemia di peste nel 1346-48 con la sua altissima virulenza, che in Europa ebbe il suo epicentro in Germania ed in Italia, sconvolse la vita economica, sociale e persino quella interiore delle popolazioni. Si fece strada quindi la convinzione, alimentata da una Chiesa sbigottita ed impotente, che la pandemia fosse un segno profetico della collera divina contro gli innumerevoli peccati umani, un ammonimento giunto dal cielo per redimere, attraverso il calvario della sofferenza, i popoli della terra. L'incapacità di dare una risposta razionale ad una malattia orribile e altamente letale alimentò questa convinzione che per prosperare però aveva la necessità di individuare un "responsabile" della collera divina. Ebrei, streghe, vagabondi, zingari e pro...
Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante
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Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante

https://www.youtube.com/watch?v=xGGJVsdZDcc&ab_channel=MarcoAugusti Contrariamente a quanto accadeva nel resto d'Europa dove un sovrano poteva delimitare giuridicamente il concetto di nobiltà nell'Italia del XIV secolo le cose erano un po' più complicate. Essere nobili nell'Italia dei Comuni non dipendeva da un titolo giuridico ma, piuttosto dall'antichità della famiglia e dalla posizione di potere e rispetto goduta nella città. I nobili o meglio i gentili uomini come più comunemente venivano chiamati (da gens parola che in latino riconduce al concetto di famiglia) dovevano essere ricchi. A niente valeva avere antenati illustri se lo stato attuale della famiglia fosse stato modesto od addirittura miserevole. In quanto alla profondità della catena genealogica bastava av...
La battaglia di Campaldino
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La battaglia di Campaldino

E' sabato 11 giugno 1289 quando l'esercito guelfo, composto in larga misura da fiorentini, risalendo il Casentino si ferma nei pressi del castello di Poppi. Ha impiegato nove giorni per percorrere su strade impervie e montuose circa 50 chilometri e fermarsi a metà strada con Arezzo, in una pianura chiamata allora Campaldino. Era il luogo adatto dove schierare e manovrare la cavalleria e naturalmente il nemico, i ghibellini aretini, sapendolo bene, sbarravano il fondovalle, nei pressi di una chiesetta chiamata Cartomondo, pronti ad affrontare l'invasore. Come era costume per un "governo del popolo", l'esercito fiorentino non aveva un Comandante unico. Le decisioni erano prese da dodici Capitani di Guerra in rappresentanza dei sei sesti (quartieri) nei quali era divisa la c...
I medici medievali e la Morte Nera
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I medici medievali e la Morte Nera

Quando la spaventosa epidemia di peste, chiamata successivamente la Grande Morte oppure la Morte Nera, colpì l'Europa a partire dal 1346, rivelò ben presto l'impotenza della medicina medioevale. La "scienza" medica si basava essenzialmente sugli insegnamenti dell'antico medico greco Ippocrate, del medico islamico Avicenna e del medico romano Galeno. Dei tre, Avicenna era quello più recente essendo morto circa tre secoli prima, nel 1037. I medici potevano essere divisi, grossolanamente, in quattro gruppi principali. Il primo gruppo era composto da medici che erano in possesso di titoli universitari e conoscevano la teoria medica ma raramente si prendevano cura dei malati. Poi c'erano i chirurghi che avevano una buona esperienza clinica ma erano quasi del tutto sprovv...
La divisione dei cristiani e la caduta di Costantinopoli
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La divisione dei cristiani e la caduta di Costantinopoli

E' indubbio che la divisione tra i cristiani cattolici d'Occidente e i cristiani ortodossi d'Oriente giocò un ruolo non marginale nel declino dell'Impero bizantino e successivamente nella stessa caduta di Costantinopoli. La decisione di Manuele II Paleologo di far appello all'Occidente per difendere Costantinopoli dall'assedio del Sultano Bayezid riaprì ferite mai cicatrizzate sia di ordine teologico che del comune sentire degli abitanti di Bisanzio. Più ancora che per le dispute dottrinali che comunque riguardavano soprattutto preti, monaci ed i ceti intellettuali, quello che infiammava gli animi dei bizantini era il ricordo di un evento catastrofico avvenuto circa due secoli prima, ma ancora vivido nella memoria storica di quella popolazione. Nei primi giorni di aprile del ...
Gli Ottomani: nascita di un impero
Medioevo

Gli Ottomani: nascita di un impero

Nel XIII secolo la tribù turca degli ottomani, di origine nomade, era una formazione relativamente piccola, formalmente sotto la giurisdizione del Sultanato di Rum. La dissoluzione dell'impero selgiuchide e di quello bizantino nell'Anatolia offrirono al bey Osman I (1258 circa-1326) che governava nella zona di Eskişehir, nell'Anatolia occidentale, un'opportunità unica che il giovane condottiero seppe cogliere al volo. Nel 1299 dichiarò il suo piccolo regno formalmente indipendente dal  Sultanato di Rum e si nominò egli stesso primo sultano ottomano, termine quest'ultimo derivante proprio dal nome di Osman. Nel 1316 i turchi karamanidi catturarono la capitale selgiudica di Konya, facendone il centro di un'emirato che dominava gran parte dell'Asia Minore meridionale. S...
L’arrivo della Morte Nera nell’Europa del XIV secolo
Medioevo

L’arrivo della Morte Nera nell’Europa del XIV secolo

Nell'antichità veniva etichettata come peste la maggior parte delle epidemie altamente virulente che flagellavano le popolazioni. In realtà molte di queste malattie erano altro: vaiolo, tifo etc. D'altra parte l'etimologia della stessa parola di derivazione latina richiama i concetti di rovina e distruzione, oltre che quello di epidemia. Non ci sono praticamente dubbi, invece, che la cosiddetta seconda pandemia che colpirà l'Europa nel XIV secolo sia stata effettivamente la malattia, altamente letale per l'epoca, causata dal bacillo Yersinia Pestis. Questa malattia trasmessa dai roditori, ratti in testa, attraverso il morso delle pulci fu talmente letale da falcidiare la popolazione e meritarsi l'appellativo di Morte Nera. Il termine venne utilizzato per la prima volta nel ...
La  “mappamundi” di Hereford
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La “mappamundi” di Hereford

Il 23 agosto 1282, a Ferente, vicino a Orvieto, moriva il vescovo di Hereford, Thomas Cantilupe. Già cancelliere d’Inghilterra e dell’università di Oxford, canonico di Londra e di York e consigliere personale di re Edoardo I, Cantilupe fu una delle figure più influenti nella vita ecclesiastica dell’Inghilterra e protagonista di uno scontro durissimo con il suo superiore John Pecham, arcivescovo di Canterbury. Siamo ancora nell'Inghilterra cattolica del Tredicesimo secolo. Lo scontro verteva sul cosiddetto "pluralismo" ovvero su il diritto degli alti prelati di godere di più privilegi (terre e proprietà legate ai titoli religiosi). Pecham, una volta eletto al soglio di Canterbury, nel 1279, convinto sostenitore dei decreti emanati dal Quarto Concilio lateranense tenutosi a Roma nel ...
Prostitute e bordelli nel MedioEvo
Medioevo, Storia

Prostitute e bordelli nel MedioEvo

Abbiamo affrontato in precedenti post il tema della sessualità nella società medioevale (Il sesso nel Medioevo - parte prima e il sesso nel Medioevo - parte seconda), in questa sede illustreremo per sommi capi il fenomeno della prostituzione e la sua evoluzione nel corso dei secoli. La sessualità al di fuori del matrimonio e della funzione di procreazione era fortemente osteggiata dalla Chiesa che entrava a gamba tesa persino nell'alcova familiare. Intorno all'anno Mille si faceva grande uso di un abito a prova di qualsiasi tentazione erotica: una lunga camicia da notte di tessuto pesante, la chemise cagoule, che, indossata sia dall’uomo che dalla donna, aveva un’unica apertura in corrispondenza degli organi sessuali in modo da permettere la copula senza doversi nemmeno sp...
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