“Ciceri e tria”, una prelibatezza della cucina salentina

Il Salento è una delle zone di una meravigliosa regione, la Puglia, più ricca di tradizioni enogastronomiche, artistiche e naturali. Un’autentica perla che si protende nel mare, fino ad unire, nella sua punta estrema, il Mar Adriatico con il Mar Jonio. Oggi racconteremo di una ricetta tradizionale, buonissima, sostanzialmente fatta da due soli ingredienti, pasta e ceci, stiamo parlando di “ciceri e tria”.

Gli ingredienti

Pochi e semplici gli ingredienti di questo piatto. Prima di tutto la pasta fresca, una sorta di pappardella più corta, poi ceci secchi (o in scatola se si vuole risparmiare sul tempo), aglio, rosmarino, alloro, cipolla, olio extravergine d’oliva, sale, pepe e olio per friggere.

Avendo tempo e voglia preparate la pasta a mano. Per quattro persone occorrono circa 350 gr di semola di grano duro, due cucchiai di olio e acqua quanto basta. Raccogliete la semola in una ciotola, unitevi un po’ di acqua e iniziate a incorporarla con le dita o una forchetta, fino a ottenere grosse briciole.

Aggiungete i 2 cucchiai di olio e continuate a lavorare unendo l’acqua rimasta. Lavorate il composto per qualche minuto, prima nella ciotola poi sulla spianatoia, fino a quando avrete ottenuto un impasto liscio che andrà poi lasciato a riposo, coperto, per 10 minuti.

A questo punto stendete la pasta con il mattarello e ritagliate queste “mezze pappardelle”. Se non volete o non potete farle a mano, acquistate delle pappardelle fresche e tagliatele circa a metà, per ottenere la lunghezza necessaria per il piatto.

Preparazione

Se avete scelto i ceci secchi, dopo una notte a bagno lessateli in abbondante acqua salata per 40/50 minuti con aglio, alloro e rosmarino. Nel caso invece che per mancanza di tempo e voglia abbiate optato per i ceci in scatola, il tempo della lessatura si riduce a 8-10 minuti. Quindi scolateli e frullatene 1/3 mentre sono ancora caldi, aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura e uno d’olio, per ottenere una crema fluida.

Fate scaldare 3 cucchiai di olio in una casseruola piuttosto larga e unitevi la cipolla tritata. Quando la cipolla sarà diventata trasparente aggiungete i ceci lessi e la purea lasciando insaporire il tutto per una decina di minuti. Ammorbidite con un po’ di acqua di cottura e aggiustate di sale e di pepe. 

Nel frattempo portate l’olio di girasole o di arachidi al giusto punto di fumo e friggete un quarto della pasta fresca. Fatele cuocere in maniera uniforme e quando saranno ben dorate e croccanti scolatele con un mestolo forato e adagiatele su carta assorbente.

Quindi in abbondante acqua a bollore salata tuffatevi il resto della pasta e cuocetela per un paio di minuti.  Scolatela e versatela nella casseruola con i ceci, aggiungete un giro di olio e una macinata di pepe e saltatela per un minutino.  A questo punto non vi resta che impiattare completando il piatto con una manciata di pasta fritta su ogni piatto e un giro di olio a crudo.

I ceci

La storia alimentare dei ceci affonda negli albori della storia, compaiono già nel Neolitico e sono originari dell’Asia Minore. Grazie agli scambi commerciali tra i popoli, questo legume arriva successivamente nel Mediterraneo e in Oriente, fino all’India. I ceci vengono coltivati intensamente in Pakistan, in India e in Australia e vedono un consumo alto in Asia, Africa e Sud America. I ceci non sono altro che i semi della pianta “Cicer arietinum”, chiamata così perché somigliano ad una testa d’ariete.

In Italia i centri di produzione maggiore si riscontrano in Lazio, Toscana, Umbria e Liguria. Conosciuti un tempo come “carne dei poveri“, il loro utilizzo in cucina è estremamente versatile.

Le qualità nutrizionali dei ceci

In 100 grammi di ceci secchi e bolliti in acqua, senza sale, ci sono 120 Calorie. I ceci sono costituiti per il 23% da proteine, per il 18% da lipidi e per il 59% da carboidrati. I ceci sono molto nutrienti ed energetici. Il loro consumo abituale aiuta a mantenere sotto controllo il colesterolo. Inoltre, disciplinano il transito intestinale, grazie alla massiccia presenza di fibre, favorendo un buon funzionamento del colon. I ceci proteggono le ossa, poiché sono presenti il calcio, lo zinco, il magnesio e il ferro.

Ricchi di antiossidanti, aiutano a rallentare l’invecchiamento e per il loro alto potere saziante e il basso contenuto calorico sono indispensabili in quasi tutti i regimi dietetici tesi al dimagrimento. Infine ma certamente non ultimo per importanza, i ceci sono un presidio indispensabile della dieta mediterranea e la fanno da protagonisti in moltissimi ricette contrassegnate dalle tre S: sapide, semplici e sfiziose.

Per saperne di più:

Il Salento

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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