
L’OSS (Office of Strategic Services), l’agenzia di spionaggio che viene considerata il precursore della CIA, fu istituita ufficialmente nel 1942, grazie allo speciale rapporto tra il Presidente Roosevelt ed il colonnello William Joseph Donovan, detto Wild Bill. Nei soli tre anni di vita, l’agenzia fu sciolta al termine della Seconda Guerra Mondiale, l’OSS si ritagliò un ruolo significativo e sempre più preponderante nella guerra di spie tra le potenze belligeranti. In questo post non affronteremo i contrasti al limite della ferocia tra OSS e l’FBI di Hoover, o i servizi di intelligence della Marina o del Dipartimento di Stato e neppure di quelli forse ancora più aspri con gli ambienti diplomatici statunitensi e neppure delle principali operazioni condotte dall’OSS.
Nell’articolo cercheremo di fare il punto sugli agenti di quest’organizzazione che giunsero verso la fine della sua attività a ben 24.000 unità. I quadri dirigenziali dell’OSS attirarono come il miele fa con le api, le espressioni migliori delle classi dominanti: molti provenivano dall’Ivy League e fra gli altri si potevano contare rampolli di JP Morgan e perfino un DuPont. Soltanto i Rockfeller che avevano avuto un aspro scontro con Wild Bill Donovan si tennero alla larga dall’OSS.
Anche tra i quadri inferiori però gli agenti dell’OSS presentavano spesso storie e motivazioni straordinarie, come nel caso di Sterling “Buzz” Hayden, uno delle punte di diamante dell’organizzazione diretta dal colonnello Donovan.
Nato nel 1916, Hayden perse il padre, un modesto venditore di spazi pubblicitari, quando aveva appena nove anni. La vicinanza all’oceano ed alle darsene del New England alimentò una passione sregolata per il mare che fu il tratto distintivo di tutta la sua vita. A 16 anni scappò di casa e si imbarcò su una goletta, successivamente lavorò su un peschereccio da traino. Giovanissimo arrivò a pilotare un brigantino di 27 metri attraverso una tempesta fino all’isola di Tahiti. Giovane prestante e fascinoso fece strage del cuore di molte ragazze, ma la passione per il mare e per le navi lo portò a bruciare tutti i risparmi di lunghi anni di navigazione acquistando il vecchio yacht del kaiser Guglielmo II solo per vederlo miseramente naufragare nel corso di una tempesta.
Nel 1939 il suo padrino, un imprenditore di New York, lo rimbrottò dicendogli che si era divertito abbastanza e che era giunta l’ora di sistemarsi. Così Buzz Hayden si recò a Los Angeles dove la sua figura imponente, un metro e novanta per cento chili, colpì un produttore di Hollywood. Nel 1940 fu ingaggiato dalla Paramount con un contratto da 600 dollari al mese ed iniziò a lavorare come coprotagonista insieme ad un’attrice inglese, Madeleine Carroll che in quel momento era la diva più pagata di Hollywood. Insieme recitarono nel film Virginia (1941) e si innamorarono. Lei aveva dieci anni più di lui ma formavano una bellissima coppia.

Hayden però non amava la mecca del cinema anche se la sua crescente notorietà gli permise di incontrare il Presidente Roosevelt alla Casa Bianca poco prima che rifiutasse la parte per il film Per chi suona la campana.
In quell’occasione fece la conoscenza del colonnello Wild Donovan. Nel novembre del 1941 si recò in nave in Inghilterra per seguire un corso di combattimento e paracatudismo, ma si infortunò durante un lancio di prova e fece ritorno negli Stati Uniti nel 1942 per sposare Madeleine Carroll. Cercò di arruolarsi, in omaggio alla sua passione per il mare, nella U.S. Navy ma fu respinto perché aveva un grado di istruzione troppo basso.
Allora si arruolò nel Corpo dei Marines e da li passò direttamente all’OSS. Anche per tagliare definitivamente i ponti con Hollywood che adesso detestava prese come nome operativo John Hamilton. Anche la moglie, Madeleine profondamente colpita dalla morte dell’amata sorella Margaret durante un bombardamento di Londra, lasciò il cinema e per tutta la durata della guerra prestò servizio nella Croce Rossa in Europa.
Fu così che l’ attore hollywoodiano e avventuriero del mare Sterling Hayden entrò a far parte dell’OSS giocando un ruolo di punta nell’organizzazione diretta da Donovan. In particolare fu molto attivo sul fronte jugoslavo sfondando le linee tedesche e paracadutandosi in aiuto dei patrioti croati, tanto da meritarsi la “Stella d’argento” dalle forze armate americane ed un particolare riconoscimento dal Maresciallo Tito, leader jugoslavo.
Il suo matrimonio con Madeleine non sopravvisse alla fine della guerra e nel 1946 i due divorziarono. Hayden mori a Sausalito il 23 maggio 1986.