Un’anonima tomba di una cittadina del Massachusetts segnala sobriamente il riposo eterno di una delle donne più famose degli Stati Uniti della seconda metà dell’Ottocento: Lydia Pinkham (1819-1883).
Lydia era la decima di dodici figli di una vecchia famiglia quacchera e fin da giovanissima, sfruttando anche la ritrosia delle donne di farsi visitare da medici uomo, molto diffusa in quel tempo, iniziò a preparare un rimedio per i dolori mestruali, il Lydia Pinckam’s Vegetable Compound, che distribuiva a parenti e vicine.
La cosa sarebbe finita li, se suo marito non avesse perso tutti i soldi di casa in azzardate speculazioni fondiarie nel 1873. Per cercare di risollevare le sorti della famiglia Lydia pensò che valeva la pena tentare di vendere il Vegetable Compound alle farmacie. Il figlio Dan si occupò della parte commerciale mentre il resto della sua numerosa famiglia, diretta da Lydia, si occupò di produrre più flaconi possibili del miracoloso rimedio contro i dolori mestruali e le smanie della menopausa.
Le vendite andavano a rilento finché Dan non ebbe un’idea brillante che spinse definitivamente le vendite del Vegetable Compound, ideò una bottiglia con un etichetta rassicurante fatta dall’immagine del volto della madre. Il volto rassicurante e sorridente di Lydia sulla bottiglia del rimedio e sulle pagine pubblicitarie dei giornali fecero impennare le vendite vertiginosamente.
L’intruglio di Lydia era certamente inefficace contro il prolasso dell’utero come prometteva ma risultò decisivo per le sorti finanziarie della Pinkham che diventò la prima donna milionaria d’America.
Ma di cosa era fatto il Vegetable Compound di questa intraprendente quacchera? Un miscuglio di liquirizia, camomilla, radice di Asclepias tuberosa, kalanchoe, radice di tarassaco e di Cimicifuga racemosa. Specialmente il black cohosh il principio attivo della radice di Cimicifuga racemosa era conosciuto da tempo come rimedio per i problemi delle donne.
I dolori mestruali erano verosimilmente alleviati grazie all’azione anti spastica del black cohosh. Ma il Vegetable Compound di Lydia aveva un altro ingrediente, che in dosi generose, il 20% del prodotto, aiutava le donne a stare meglio : l’alcool.
La Pinkham invitava le sue clienti, dall’etichetta del prodotto e dalla pubblicità sulla stampa , a scriverle per ricevere consigli e suggerimenti per il loro benessere. Rispondeva personalmente alle migliaia di lettere che ogni anno inondavano i suoi uffici. E persino dopo la sua morte, nel 1883, qualcuno continuò a rispondere, firmando a suo nome.
Il rimedio di Lydia ha avuto una longevità straordinaria, tant’è che è in commercio ancora oggi, anche se il black cohosh è stato sostituito da vitamine ed altre sostanze, e soprattutto non c’è più traccia di alcool!