E’ il 1925 e l’industria sovietica, compresa quella aeronautica, non se la passa un granché bene. Sono ancora presenti gli effetti perniciosi dell’aspra guerra civile e in questo scenario che le forze armate russe decisero di chiedere all’industria un bombardiere dalle caratteristiche molto avanzate per l’epoca.
Il bombardiere doveva essere ben armato in modo tale da non avere bisogno dei caccia di scorta, godere di una lunga autonomia e riuscire a sostenere un carico complessivo di ben 5000 chili. Una sfida davvero impegnativa per i tecnici ed i progettisti dell’epoca.
Ci si rivolse pertanto all’ingegnere Andrei Nikolayevich Tupolev, già piuttosto famoso per la sua predisposizione nel progettare aerei di grandi dimensioni. Tupolev (1888-1972) nella sua lunga carriera progettò oltre 100 modelli di aeroplani che ottennero ben 78 record mondiali.
Tupolev si getta nella sfida con il solito entusiasmo ma le lacune dell’industria sovietica del tempo erano tali che non soltanto ci volle più tempo del previsto nel realizzare il bombardiere, ma diversi pezzi furono inizialmente forniti dal mercato estero, come i motori, inizialmente i Curtiss americani poi sostituiti dai BMW prodotti in URSS su licenza.
Alla fine l’ANT 6 (prima sigla del TB3) riuscì a fare il primo decollo ufficiale il 22 dicembre del 1930. Le ottime caratteristiche dell’aeroplano fecero si che le forze aeree russe ne ordinassero immediatamente la produzione in serie.
Effettivamente il TB-3 era per l’epoca (il 1930) un aereo eccellente, Tupolev per la sua realizzazione si era ispirato ad alcuni progetti che i tedeschi stavano sviluppando nelle officine Junckers.
Il TB-3 modello 1930 era un gigantesco quadrimotore dall’apertura alare di quasi 40 metri con un’autonomia di circa 2000 chilometri ed un armamento costituito da ben 10 mitragliatrici calibro 7,62. Di costruzione interamente metallica, ad ala bassa e con carrello non retrattile aveva la postazione del pilota ancora di vecchio tipo, aperta. Bombardiere robusto e di facile manutenzione ebbe nel corso della produzione di serie oltre al modello 1930, anche altri due modelli nel 1934 e 1935, che tra le principali novità videro il numero delle mitragliatrici calare da 10 a 3, una minore autonomia (circa 1700 km) a vantaggio di una maggiore velocità massima che passò dai 250 ai 320 km/h.
Purtroppo quando i nazisti scatenarono nel 1941 l’Operazione Barbarossa contro l’Unione Sovietica, il TB-3, concepito tra il 1925 ed il 1930, era già un aereo obsoleto rispetto all’aviazione tedesca. Nonostante questo nei primi giorni di guerra i TB-3 fecero qualche timida incursione notturna su Berlino, prima di essere arretrati nelle retrovie ed usati essenzialmente come aerei da trasporto di altri aerei, materiali e truppe, soprattutto paracatudisti.
Nell’agosto del 1941 furono definitivamente tolti dalle missioni di combattimento e si limitarono a servire nelle retrovie con mansioni logistiche.
…nella foto l’ingegnere Tupolev, in uniforme militare.