sabato, Dicembre 14

Il gigante dei cieli sovietico: il Tb3

E’ il 1925 e l’industria sovietica, compresa  quella aeronautica, non se la passa  un granché bene. Sono ancora presenti gli effetti perniciosi dell’aspra guerra civile e in questo scenario che le forze armate russe decisero  di chiedere all’industria un bombardiere dalle caratteristiche molto avanzate  per  l’epoca.

Il  bombardiere doveva essere ben armato in modo tale da non avere bisogno dei caccia di scorta, godere di una lunga autonomia e riuscire  a sostenere un carico complessivo di ben 5000 chili. Una sfida davvero impegnativa per i tecnici ed i progettisti dell’epoca.

Ci si rivolse pertanto all’ingegnere Andrei Nikolayevich Tupolev,  già piuttosto famoso per la sua predisposizione nel progettare aerei di grandi dimensioni. Tupolev (1888-1972) nella  sua lunga carriera progettò oltre 100 modelli di aeroplani che ottennero ben 78 record mondiali.

Tupolev si getta nella sfida con il solito entusiasmo ma  le lacune dell’industria sovietica del tempo erano tali che non soltanto ci volle più tempo del previsto nel realizzare  il bombardiere,  ma  diversi pezzi furono  inizialmente forniti dal  mercato estero, come i motori, inizialmente i Curtiss americani poi sostituiti dai BMW prodotti in URSS su licenza.

Alla fine l’ANT 6 (prima sigla del TB3) riuscì a fare il  primo decollo ufficiale il  22 dicembre del  1930. Le ottime caratteristiche dell’aeroplano fecero si che le forze aeree russe ne ordinassero immediatamente la produzione in serie. 

Effettivamente il TB-3 era per l’epoca (il  1930) un aereo  eccellente, Tupolev  per la sua realizzazione si era ispirato ad alcuni progetti che i tedeschi stavano sviluppando nelle officine Junckers.

Il  TB-3 modello 1930 era un gigantesco quadrimotore dall’apertura alare di quasi 40 metri con un’autonomia di circa 2000 chilometri ed un  armamento costituito da ben 10 mitragliatrici calibro 7,62. Di costruzione  interamente metallica, ad ala bassa e con carrello non retrattile aveva la postazione del  pilota ancora di vecchio tipo,  aperta. Bombardiere robusto e di facile  manutenzione ebbe nel corso della  produzione di serie oltre al modello 1930, anche altri due  modelli nel 1934 e 1935, che tra le principali  novità videro il numero delle mitragliatrici calare da 10 a 3, una minore autonomia (circa 1700 km) a vantaggio di una maggiore  velocità  massima che passò dai 250 ai 320 km/h.

Purtroppo quando i nazisti scatenarono nel 1941 l’Operazione Barbarossa contro  l’Unione Sovietica, il TB-3, concepito tra il  1925 ed il 1930,  era già un aereo  obsoleto rispetto all’aviazione tedesca. Nonostante questo nei primi giorni di guerra i TB-3 fecero qualche timida incursione notturna su Berlino, prima di essere arretrati nelle  retrovie ed usati essenzialmente come aerei da trasporto di altri aerei, materiali e truppe, soprattutto paracatudisti.

Nell’agosto del 1941 furono definitivamente tolti dalle missioni di combattimento e si limitarono  a servire nelle retrovie con mansioni logistiche. 

…nella foto l’ingegnere Tupolev, in uniforme  militare.

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