domenica, Aprile 28

Il mattone dell’Universo: l’idrogeno

Con un unico protone all’interno del suo nucleo, l’idrogeno è l’elemento più semplice e più leggero della tavola periodica. L’idrogeno che in greco significa generatore d’acqua è stato interamente fabbricato durante il Big Bang e rappresenta i 2/3 degli atomi del corpo umano ed il 90% di tutti gli atomi del cosmo.
L’idrogeno nel nucleo del pianeta Giove è sottoposto ad una pressione così elevata da comportarsi da metallo conduttore e non da gas. La prima descrizione dell’idrogeno biatomico gassoso H2 risale addirittura al XVI secolo ad opera di Paracelso ovvero Theophrastus Von Hohenheim.
La sua scoperta ufficiale viene invece fatta risalire ad un famoso chimico e fisico scozzese, Henry Cavendish, che nel 1766, fu il primo a riconoscere l’idrogeno molecolare gassoso H2 come una sostanza discreta, identificando il gas prodotto nella reazione metallo-acido come “aria infiammabile” e scoprendo che la combustione del gas generava acqua, da qui il suo nome attraverso la crasi di due parole greche.
Cavendish deve la sua fama imperitura però ad un’altra scoperta ovvero aver calcolato la massa della terra utilizzando una misura accurata della costante di gravitazione universale presente nelle equazioni di Newton.
Ogni giorno 4,5 miliardi e mezzo di tonnellate al secondo di nuclei di idrogeno ad alta velocità vengono trasformati in energia collidendo l’uno contro l’altro e formando elio in quella enorme fornace termonucleare che chiamiamo Sole, all’interno del suo nucleo all’inconcepibile temperatura di 15 milioni di gradi centigradi. Questo elemento che è il più abbondante dell’Universo rappresentando circa il 75% della materia e come abbiamo detto il 90% degli atomi è molto raro nell’atmosfera terrestre (1 ppm) e praticamente inesistente come H2 sulla superficie e nel sottosuolo. L’H2 si ottiene in laboratori di chimica e di biologia, spesso come sottoprodotto di altre reazioni; nell’industria si ottiene per deidrogenazione di substrati saturi; in natura è utilizzato come mezzo per espellere equivalenti riduttivi nelle reazioni biochimiche.
La sua produzione è di fatto molto semplice come si vede in questo breve filmato caricato su Youtube.

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