sabato, Maggio 18

Il primo lander privato in viaggio verso la Luna

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Lo scorso 21 febbraio è stato lanciato da Cape Canaveral la sonda, chiamata Beresheet – “al principio” in ebraico – costruita da una società no-profit israeliana chiamata SpaceIL, che per la missione ha raccolto 100 milioni di dollari, in gran parte grazie a donazioni filantropiche. La prima sonda privata si è alzata da Cape Canaveral a bordo di un razzo SpaceX Falcon e salvo intoppi raggiungerà il nostro satellite ad aprile dove allunerà presso il Mare della Serenità, una pianura basaltica nell’emisfero settentrionale della Luna. Lì studierà la presenza del magnetismo nelle rocce lunari, un fenomeno sconcertante, dato che il nostro satellite non ha un campo magnetico globale.

La missione che comunque gode di contributi governativi ha un carattere prevalentemente dimostrativo e si prevede che l’operatività di SpaceIL durerà soltanto due giorni. Non soltanto sarebbe la prima missione israeliana ma anche la prima non appannaggio dell’esclusivo club formato dalle agenzie nazionali di Stati Uniti, Russia e Cina che fino ad ora hanno monopolizzato l’esplorazione lunare sulla sua superficie.

SpaceIL sarà il primo ex-concorrente dell’ormai defunto Google Lunar XPRIZE a lanciare la sua missione sulla Luna. Ma erano almeno altre cinque le aziende in lizza che pianificavano il lancio delle loro missioni entro la fine del 2021. Tutte aspirano a diventare la prima a effettuare una missione interamente commerciale. Le implicazioni in caso di successo di questa missione sono enormi perché potrebbero sancire una vera e propria corsa alla Luna da parte di organizzazioni private, sia no profit che commerciali.

SpaceIL è stata fondata a Tel Aviv nel 2011 da tre giovani ingegneri, ma ha ricevuto iniezioni di denaro contante per un totale di 43 milioni di dollari da Morris Kahn, un miliardario sudafricano attivo nel settore del software che ora è il presidente dell’azienda, nonché 2 milioni di dollari dall’Agenzia Spaziale israeliana.

La NASA da parte sua sta collaborando con un pool di imprese private per realizzare una sorta di “ferrovia spaziale” verso la Luna prevedendo così un incremento del traffico verso il nostro satellite esponenziale. Anche l’Agenzia Spaziale Europea non sta a guardare e per il 2025 sta pianificando una singola missione di lander destinata a dimostrare la fattibilità del prelievo di acqua o ossigeno dal suolo dei poli lunari.

Insomma la nuova corsa alla Luna è iniziata e prevede di continuare con veri e propri fuochi d’artificio nei prossimi 3 o 4 anni con l’obbiettivo a medio termine della prima base lunare permanente dell’umanità.

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