sabato, Dicembre 14

Il Proteus Anguinus

C’è uno stranissimo animaletto che ricorda vagamente un draghetto che vive nelle grotte carsiche di un ben preciso areale che comprende la Slovenia meridionale, la Venezia Giulia italiana (vicino alla città di Trieste), la Croazia occidentale e la Bosnia-Erzegovina.
E’ il Proteus Anguinus della famiglia dei Proteidi, unica specie appartenente al genere Proteus. Il Proteo, che è essenzialmente una salamandra, appartiene a quegli animali che non passano dalla forma infantile a quella adulta.
Le neotenia, questo è il nome tecnico che indica il mantenimento della forma infantile oltre l’età riproduttiva non è un fenomeno raro in natura. Le abitudini cavernicole del proteo non hanno niente a che fare con la sua neotenia, infatti, recentemente è stata scoperta una specie il Proteus anguinus parkji che ha un pigmento scuro, invece che roseo, vive fuori dalle grotte, ha occhi grandi e testa tozza.
Si perchè il nostro Proteus troglobio (che vive in caverne) è un animale cieco e anoftalmico (privo di occhi), e ha sviluppato altri organi di senso, in particolare quelli per l’olfatto e l’udito. Gli occhi si atrofizzano e si infossano sotto il derma entro i primi 4 mesi della vita larvale, d’altra parte è un organo che gli servirebbe poco visto che vive in un habitat perennemente buio e freddo con temperature che oscillano tra i 5 ed i 10 gradi centigradi.
Nonostante gli occhi ridotti, il proteo mantiene la sensibilità alla luce. Il proteo è in grado di percepire concentrazioni molto basse di composti organici in acqua. Esso riesce a percepire la presenza di prede con l’olfatto molto meglio rispetto ad altri anfibi ed il suo epitelio nasale, localizzato nella superficie interna della cavità nasale e nell’organo di Jacobson, è molto più spesso.
Il suo è un habitat povero anche di cibo, il proteo si nutre di piccoli crostacei ed a volte anche delle loro stesse larve, tanto che questo “draghetto” dal pigmento vagamente rosa, grazie al suo metabolismo, è in grado di resistere fino a 10 anni senza mangiare!
Si perchè il Proteus ha una longevità di tutto rispetto, la sua aspettativa di vita oscilla tra i 70 ed i 100 anni e raggiunge la maturità sessuale intorno agli 11 anni.
Il rito dell’accoppiamento è singolare il maschio effettua una strana “danza” prima di sganciare una spermatofora, ovvero un sacchettino che contiene gli spermatozoi. La femmina ci passa sopra e gli spermatozoi penetrano in essa attraverso la cloaca e la fecondano. Ogni sei anni, e per 30 anni, le femmine depongono un centinaio di uova negli anfratti delle grotte dove vivono.

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