Giove è il quinto pianeta del nostro sistema solare dopo Mercurio, Venere, Terra e Marte. Dista dalla nostra stella mediamente 778 milioni di chilometri ed appartiene alla categoria dei giganti gassosi. Si dice spesso e non completamente a torto che Giove è un sole mancato. Giove ha un diametro equatoriale di circa 142.800 km, più di undici volte quello della terra, e un conseguente volume 1400 volte quello del nostro pianeta; vale a dire che all’interno dello spazio occupato da Giove potrebbero starci 1400 «terre». Nonostante le sue enormi dimensioni Giove ha una massa che è “soltanto” 318 volte quella terrestre.
Giove ha una composizione simile a quella del Sole: infatti è costituito principalmente da idrogeno ed elio con piccole quantità di altri composti, quali ammoniaca, metano ed acqua. Ed è proprio la sua massa così piccola relativamente al Sole che impedisce l’attivazione della fusione dei nuclei atomici. Il sole ha infatti una massa circa mille volte più grande di quella di Giove e la temperatura al suo centro raggiunge i 15 milioni di gradi, sarebbe bastato che Giove avesse una massa un centinaio di volte più grande ed il nostro sistema sarebbe diventato un sistema binario.
Sotto l’atmosfera gioviana che si estende per circa 1000 km, l’idrogeno è ridotto allo stato liquido dall’alta pressione, ma, in realtà, non c’è separazione netta tra lo strato gassoso esterno e il mantello liquido sottostante. Questo oceano di idrogeno liquefatto si spinge fino ad una profondità di 24.000 km. Qui, la teoria prevede che l’immane pressione faccia assumere all’idrogeno lo stato di metallo. Questo strato di idrogeno liquido metallico raggiunge la profondità di circa 60.000 km. Dopodiché, al centro del pianeta, si troverebbe un nucleo solido di roccia e metalli pesanti.
Giove compie una rotazione su se stesso in meno di 10 ore e questo movimento velocissimo gli conferisce l’aspetto di uno sferoide schiacciato ai poli e genera un intenso campo magnetico che dà origine ad un’estesa magnetosfera inoltre, a causa del meccanismo di Kelvin-Helmholtz, Giove (come tutti gli altri giganti gassosi) emette una quantità di energia superiore a quella che riceve dal Sole.
Il signore dei pianeti del nostro sistema ha anche un grande codazzo di satelliti naturali qualcosa come ben 67 oggetti celesti, tre dei quali sono più grandi della nostra luna mentre gli altri sono essenzialmente degli asteroidi. Come se non bastasse è circondato anche da quattro tenui anelli costituiti da polveri di rocce e ghiaccio simili a quelli dell’altro gigante gassoso Saturno.
L’atmosfera gioviana è sconvolta da spaventose perturbazioni, tra le quali spicca la Grande Macchia Rossa che imperversa sul pianeta da almeno 300 anni, probabilmente prodotte dal gran calore emanato dal nucleo centrale di Giove. L’esplorazione spaziale di Giove ha conosciuto un momento importantissimo con la missione Galileo
entrata in orbita attorno a Giove il 7 dicembre del 1995 e rimastavi oltre 7 anni, compiendo sorvoli ravvicinati di tutti i satelliti galileiani e di Amaltea.
Nel 2011 la NASA ha lanciato la sonda Juno arrivata nei pressi del pianeta a luglio 2016. Juno ha scoperto 8 vortici uguali al polo nord disposti ai vertici di un’ottagono, con al centro un nono vortice, e 5 vortici uguali al polo sud disposti come i vertici di un pentagono, con al centro un sesto vortice. Nel prossimo futuro tra il 2020 e il 2021 è prevista una missione congiunta NASA – ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) per lo studio di alcuni satelliti di Giove ed in particolare di Europa dove sarebbe possibile la presenza di un oceano di acqua allo stato liquido.