sabato, Luglio 27

La conquista della Terra Promessa ovvero la lunga scia di sangue di Dio e del Popolo Eletto

Fuggiti dall’Egitto, le dodici tribù ebraiche guidate da Mosè peregrineranno per 40 anni nel deserto prima di conquistare l’agognata Terra Promessa.
Questa conquista sarà una vera e propria invasione condita da genocidi e massacri senza precedenti. I primi a farne le spese sono i re di Aran, Sion ed Og.
Gli ebrei non si limiteranno a sconfiggerli ma massacreranno questi popoli non lasciando in vita alcun superstite.
Poi sarà la volta dei Medianiti dove il vecchio e malandato Mosè ordinerà di uccidere tutti i maschi, compresi i fanciulli e le donne, ad eccezione delle vergini che saranno fatte schiave.
La Bibbia tiene un meticoloso inventario delle razzie operate nei confronti dei vinti: 675.000 capi di bestiame di piccola taglia, 72.000 di grande taglia, 62.000 asini e 32.000 persone (ovvero donne vergini).
Mosè fa appena in tempo a conquistare la Transgiordania che muore sul monte Nebo, compiendo la profezia divina che non avrebbe calcato la Terra Promessa.
Gli succede Giosuè, il salvatore, che alla testa degli Ebrei varca il fiume Giordano in quella che è una vera e propria replica del “miracolo” del Mar Rosso: le acque si separano permettendo all’esercito israelita forte di 40.000 uomini di attraversare il fiume e presentarsi davanti alle porte di Gerico.
La caduta di Gerico ha del miracoloso: per sei giorni l’Arca viene portata intorno alle mura di Gerico, il settimo giorno i sacerdoti suonano le trombe e incredibilmente le mura possenti della città crollano, permettendo l’invasione dell’esercito israelita.

Neanche a dirlo tutti, uomini, donne, bambini, perfino animali saranno passati a fil di spada dagli invasori che non lasceranno superstiti. La stessa triste sorte tocca alla città di Ai, dove periranno 12.000 persone (tutti questi dati sono tratti dalle Sacre Scritture).
A questo punto cerca di sbarrare la strada agli invasori una coalizione di re Amorrei che vengono investiti da una pioggia di pietre scagliate da Dio stesso e per consentire di completare il genocidio della popolazione gli ebrei pregheranno Dio di fermare il Sole in cielo per avere più luce e completare la pulizia etnica.

Giosuè condurrà gli ebrei in altri scontri con le popolazioni native, attuando sempre, su ordine del Signore, una politica di totale sterminio ed alla fine si avvera la promessa di Dio agli Ebrei: “Vi ho dato una terra che non avete lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigneti ed oliveti che non avete piantato.”
Alla fine, compresi anche alcune guerre civili fra le dodici tribù ebraiche, secondo calcoli biblici la conquista della Terra Promessa costerà qualcosa come 770.000 vite umane.

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