sabato, Luglio 27

La nostra sopravvivenza? Dipende dall’ipotalamo…

E’ una struttura minuscola, dal peso di 4 grammi e spessa circa 4 millimetri sepolta in mezzo all’encefalo. Eppure è proprio da questa struttura, l’ipotalamo che dipende letteralmente la nostra sopravvivenza.

L’ipotalamo abita proprio al centro del cervello, laddove si incontrano i due emisferi, piazzato in basso davanti ai due talami. Ha una struttura destra e sinistra ma, al contrario dei talami, si presenta come una cosa sola e come tale è qui considerato.


Costituisce la parte ventrale del diencefalo e comprende numerosi nuclei che attivano, controllano e integrano i meccanismi autonomici periferici, l’attività endocrina e molte funzioni somatiche quali la termoregolazione, il sonno, il bilancio idro-salino e l’assunzione del cibo. L’ipotalamo controlla molte attività connesse all’omeostasi e controlla anche l’ipofisi.

Ha il controllo della temperatura corporea, misura l’assunzione di cibo ed acqua e dirige il cosiddetto ciclo circadiano ovvero il ritmo caratterizzato da un periodo di circa 24 ore. Il minuscolo ipotalamo è così potente perché, oltre al suo arsenale neuronale, tiene sotto controllo l’ipofisi (o ghiandola pituitaria), la regina del sistema endocrino che abita nelle immediate vicinanze. L’ipofisi produce otto ormoni fondamentali per l’omeostasi, due dei quali sintetizzati dall’ipotalamo in persona, si va dall’ormone della crescita all’ormone di rilascio della corticotropina, che serve a controllare lo stress.

Insomma se la mattina apriamo gli occhi e ci accingiamo a vivere un’altra giornata della nostra esistenza lo dobbiamo in gran parte al piccolo, potente e meraviglioso ipotolamo.

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