La teoria delle stringhe nei suoi circa 40 anni di vita ha avuto un processo di gestazione lungo, caotico, pieno di stop and go ed ha reso i fisici intenti ad esplorarla simili, a volte, a dei rozzi pionieri.
Come se non bastasse, per renderla indigeribile ad una parte della comunità scientifica, nel corso di questi decenni si è lavorato non ad una bensì a cinque diverse versioni della teoria!
I nomi abbastanza criptici con i quali sono state battezzate queste cinque versioni sono: tipo I, tipo IIA, tipo IIB, eterotica-O ed eterotica-E. Tutte condividono l’assunto di base che la materia è formata dalle diverse vibrazioni delle stringhe e che le dimensioni spaziali debbano essere nove, ma differiscono tra loro su aspetti di non poco conto.
Solo per limitarci ad un piccolo esempio la teoria di tipo I ammette la presenza sia di stringhe chiuse che aperte. In ultima analisi la caratteristica principale che distingue le cinque teorie delle stringhe è la differenza di vibrazione dei minuscoli filamenti di massa/energia e il loro modo di interagire.
Un brutto colpo per una teoria che ha l’ambizione di unificare i due grandi pilastri della fisica del Novecento, relatività generale e meccanica quantistica.
Nella primavera del 1995 però, basandosi sui contributi di molti ricercatori, Edward Witten uno dei principali esperti della teoria dimostrò che le cinque versioni non erano teorie distinte ma un modo diverso di analizzare matematicamente un’unica teoria.
Il nome proposto per questa teoria unificante fu M-teoria dove la M ha una natura ambigua (matrice, membrana,madre? ). Fino ad allora i fisici teorici erano costretti a lavorare su equazioni approssimative, perché le equazioni esatte della teoria delle stringhe risultavano molto complicate da trovare e da risolvere.
Queste approssimazione pur non impedendo buoni progressi nello sviluppo della teoria gettavano però un’ombra sulla reale consistenza di alcuni aspetti della stessa. La scoperta della M-teoria ha reso possibile comparare dal punto di vista matematico le diverse equazioni facendo un passo avanti importante nella loro definizione.
Interessante e inquietante ….