Ci sono libri che possiamo rileggere più volte sapendo che ogni volta troveremo stimoli nuovi o nuove prospettive di analisi e riflessioni, è il caso di “La vita davanti a se” scritto da Romain Gary nel 1975 e subito vincitore di un Goncourt.
E’ la storia di Momo, figlio di una prostituta che non ha mai conosciuto, che vive nell’estrema periferia parigina, in una sorta di “asilo” illegale per bambini di donne che fanno la vita. Momo, che brucia l’infanzia, senza pero’ alcuna disperazione od angoscia, ci porta a conoscere gli adulti ed i diversi che popolano il palazzo ed il quartiere dove vive con una spruzzata di malinconia leggera che non indulge mai nella disperazione.
Un libro pieno di tante verità ma senza alcuna angoscia…“la vita non è mica una faccenda per tutti”.