sabato, Maggio 18

Madri leader e nonni saggi

Gli elefanti, che sono i mammiferi terrestri più grandi, (con stazze che in Africa superano i tre metri di altezza e le 5 tonnellate di peso), formano società non numerose, ma molto coese, caratterizzate da evidente altruismo, educazione accurata dei piccoli e rispetto degli anziani. Il numero medio degli individui, tutti imparentati, varia dagli 8 ai 12, riducendosi ad un solo nucleo familiare per quelli africani di foresta.

Compiti femminili

La matriarca, la femmina più anziana, detiene il comando del gruppo, accudendo figlie e cuccioli, con l’aiuto di altre femmine. Invece i maschi adulti vivono al di fuori. La leader ricopre ruoli di grande responsabilità. Innanzitutto guida la famiglia alla ricerca di cibo ed acqua, per buona parte della giornata, anche di notte, per circa 18 ore.

Aiuta le giovani a partorire, evitando anche i vari pericoli quotidiani ai più piccoli. Alla sua morte, mentre il suo posto è acquisito dalla più anziana, i suoi familiari si mostrano piuttosto affranti, soffermandosi presso il suo corpo; ognuno la tocca, annusandola. Tornando poi al posto in cui è morta, gli altri si fermano e sollevano il terreno con la proboscide.

Collaborazione collettiva

Tutta la famiglia partecipa alla vita di gruppo, curando piccoli e malati. I neonati possono succhiare il latte da qualsiasi madre, e anche i giovani aiutano le femmine nell’allevamento. Se un animale cade per una ferita, alcuni cercano di riportarlo in piedi, in modo che i suoi polmoni non vengano schiacciati dal suo stesso peso.

Contrariamente a quanto si pensava, i giovani maschi non sempre fanno vita solitaria. Durante i loro spostamenti, preferiscono accompagnarsi con i più anziani, che danno loro più sicurezza e informazioni utili per la ricerca di cibo (dove e come trovarlo). Inoltre i nonni contribuiscono in modo determinante ad attenuare l’aggressività dei giovani tra loro.

Riunioni di famiglia

Generalmente ogni gruppo familiare si trova in contatto con altri nuclei di parenti, manifestando una particolare gioia quando si incontrano. Le riunioni avvengono soprattutto nelle migrazioni, arrivando persino ad assembramenti di circa un migliaio di elementi.

A causa dei cambiamenti climatici, si sono verificate lunghissimi spostamenti di centinaia di chilometri, in Africa e Cina: per la scarsità di cibo ed acqua, gli elefanti migrano in altri posti, attraversando vaste zone alberate e divorando campi coltivati, per la costernazione dei proprietari. Contro di loro sono state alzate barriere e scavati muri, oltre all’offerta di tonnellate di banane, ananas e mais, ma queste misure non sono state risolutive.

Conclusioni

Le tre specie di elefanti (africano di savana e foresta, asiatico) rischiano l’estinzione non solo per l’aggravarsi dei cambiamenti climatici, con gli ulteriori aumenti di temperature, per cui il tasso di mortalità è arrivato al 10,5%, ma anche per l’aumento degli insediamenti umani, di aree coltivate e conseguente riduzione dei loro habitat. Incide molto anche il bracconaggio per il commercio di avorio, assai redditizio, con molte uccisioni.

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