lunedì, Ottobre 14

Meteore: I Mungo Jerry

La storia della musica è piena di interpreti o gruppi musicali che hanno vissuto una breve, quanto folgorante, stagione di successi legata ad uno specifico periodo o addirittura ad un singolo brano musicale.

Questa è la breve storia dei Mungo Jerry e del loro travolgente, quanto effimero successo che brucia intenso ed esclusivo nell’estate del 1970.

Gli anni Settanta per la musica rappresentano un periodo di svolta e cambiamento profondo, il rock si afferma ed evolve e grandi interpreti calcano la scena musicale: Rolling Stone, The Who, gli AC/DC, i Dire Straits, The Doors, Frank Zappa e tanti altri.

Nel Regno Unito il fermento è particolarmente intenso, il dopo Beatles, è animato da decine di gruppi musicali che si formano e sperimentano sound più forti ed elaborati, che spazieranno dalla disco music all’hard rock.

Raymond Edward “Ray” Dorset, è un giovanottone ventiquattrenne, amante da sempre delle sonorità rock e blues, nato nel 1946 ad Ashford, una cittadina agricola del Kent, 80 km a sud di Londra. E’ un onesto chitarrista che aspira a creare una sua band. Nel 1968 ci riesc e fonda il gruppo Good Earth con i quali registrò l’album It’s Hard Rock And All That.

Il gruppo vivacchia per due anni senza riuscire ad emergere e nel 1970, Dorset gli cambia nome ed i Good Earth diventano I Mungo Jerry. La band è costituita oltre che da Ray Dorset, voce e chitarra anche da Mike Cole (basso), Paul King (chitarra), Joe Rush ( percussioni e washboard) e Colin Earl (tastiere).

E qui avviene uno di quei miracoli capaci di proiettarti dal sostanziale anonimato ad un successo quasi planetario. I Mungo Jerry lavorano al loro album d’esordio Elettronically Tasted e come si usa in quegli anni ne estrapolano un singolo che dovrà servire a lanciare lp come si diceva allora.

Il brano scritto da Dorset e prodotto da Barry Murray si intitola In the summertime ed ha come b-side il pezzo Mighty Man.

Il 45 giri ha un clamoroso ed inaspettato successo: primo nelle classifiche di Regno Unito, Francia, Norvegia, Olanda, Canada, Austria, e poi ancora in Argentina, Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Nuova Zelanda, Singapore, Sud Africa e Svezia e seconda in Polonia.
In the summertime diventa il tormentone dell’estate 1970. I Mungo Jerry sembrano proiettati verso una carriera di successi ancora poche settimane prima del tutto inattesa.

Ed invece, come talvolta accade, l’estate finisce ed i successivi album You Don’t Have to Be in the Army (1971) e Boot Power (1972) non soltanto non producono alcun hit ma vendono pochissimo.

I Mungo Jerry continueranno fino al 2007 a produrre album che non riceveranno né il conforto della critica ne quello del pubblico.

Nel 1971, ancora sull’onda del successo di In the summertime, il gruppo partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Piero Focaccia con il brano Santo Antonio, Santo Francisco che sarà eliminata dopo la prima esibizione.

Del brano che li ha resi famosi sia pure per una sola estate è stata realizzata nel 1995 una versione ad opera del rapper Shaggy che ha riscosso un discreto successo.

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