Piper Kerman, fa parte della buona borghesia di Boston (i suoi sono avvocati) questo non gli impedisce nel 1993, quando si innamora di una trafficante di stupefacenti, di iniziare a riciclare denaro sporco.
Arrestata nel 1998, Piper Kerman viene indiziata per riciclaggio di denaro e traffico di droga e, successivamente, giudicata colpevole. A partire dal 2004, Piper Kerman inizia a scontare la sua pena di 15 mesi (ridotti poi a 13) all’Istituto Penitenziario FCI Danbury, prigione di “minima sicurezza” presso Danbury (Connecticut).
Questa esperienza la porta a scrivere un libro di memorie sulla sua esperienza carceraria che sarà la base della serie tv “Orange is the new black” la cui terza stagione è attualmente disponibile sulla piattaforma Netflix.
La serie che ha come consulente la stessa Kerman è una comedy agrodolce con una galleria di personaggi femminili straordinaria, ha riscosso un buon successo di critica pur aggiudicandosi soltanto premi minori o candidature agli Emmy.
Taylor Schilling interpreta Piper Chapman (l’alter ego della Kerman) e dopo la prima stagione nella quale è di fatto la protagonista indiscussa, diventa una delle numerose figure che reggono una vicenda che forse nella terza stagione attualmente in onda mostra un po’ la corda.