La ventinovesima giornata del campionato-zombie ha confermato che l’unico interesse residuo, se si esclude la contesa privata per il secondo posto tra Roma e Napoli, è la lotta per un piazzamento valido per la partecipazione alla prossima Europa League.
I risultati della giornata appena conclusa infatti confermano che la bagarre è più aperta che mai, la mezza battuta d’arresto dell’Inter a Torino, le vittorie di Atalanta, Milan e della Fiorentina, il pareggio della Lazio in quel di Cagliari ci dicono che dai 57 punti della Lazio ai 53 del Milan ci sono quattro squadre e che neppure la Fiorentina con i suoi 48 punti è tagliata fuori.
A proposito della Fiorentina, ancora una volta i viola vincono in quella che un tempo si definiva zona Cesarini, con fatica ma anche con caparbietà. La tifoseria in gran parte ha già condannato Sousa per una posizione in classifica che a mio avviso, dato il materiale tecnico a disposizione dell’allenatore lusitano, è più che dignitosa.
E’ strano come si continui ad ignorare la campagna acquisti penosa gestita dalla società e si metta nel centro del mirino l’allenatore, che certamente con alcune esternazioni poco attente non ha certo fatto molto per farsi amare dai tifosi, ma che obiettivamente ha fatto anche troppo con una rosa che non regge il confronto, da un punto di vista tecnico con le altre squadre di seconda fascia, se si esclude forse l’Atalanta di Gasperini che sta facendo una stagione alla Leicester, quello della scorsa stagione per intenderci.
La Dea ha rifilato tre pere al Pescara di Zeman che si era pure snaturato per cercare di puntellare una delle difese colabrodo della Serie A, mettendo un centrocampista Crescenzi nel tridente d’attaco.
Spiccano tra i risultati i due 4 a 1 con cui il Bologna ha regolato il Chievo di Maran e l’Udinese ha seppellito le residue, labili speranze del Palermo.
La zona retrocessione è rimasta indecorosamente ferma, ci ha pensato anche l’Empoli la quarta squadra materasso del campionato zombie, perdendo in casa con il Napoli a mantenere tutto cristallizzato.
Se ci fosse da dimostrare ancora qualcosa è evidente che una Serie A a 20 squadre è inaccettabile sotto il profilo tecnico, ma gli interessi in gioco sono troppo forti per pensare realisticamente di tornare non soltanto al campionato a 16 squadre ma anche più modestamente ad uno a 18.
Il Napoli sul 3 a 0 al Castellani ha avuto uno dei suoi assurdi cali di tensione che hanno quasi riportato in partita la squadra di Martusciello, vivendo gli ultimi minuti della partita con autentico terrore e chiudendo sul 3 a 2.
Infine due parole sulla Juventus che forse distratta dalla fondamentale sfida Champions contro il Barcellona e dalle indagini federali sul suo Presidente nell’inchiesta sulla collusione della società con le frange più estreme della tifoseria, ha giocato una partita discontinua ed a tratti bruttina.
Di fronte ad un Allegri nervoso come mai, anzi addirittura, in certi frangenti, tarantolato in panchina ha vinto 1 a 0 su una buona Samp che ha avuto le sue occasioni senza riuscire a concretizzarle.
Adesso sosta e via libera alla Nazionale, Ventura prosegue con il progetto giovani, se lo lasciamo fare e gli diamo tempo, tra 2 o 3 anni potremmo avere una compagine azzurra estremamente interessante.