sabato, Luglio 27

Philip K. Dick e The Man in the High Castle

Singolare la sorte di Philip K. Dick in vita conosciuto solo nella ristrettissima cerchia degli scrittori di fantascienza, dopo la morte avvenuta il 2 marzo 1982, prima in Europa e poi nel resto del mondo, la sua popolarità è cresciuta fino a diventare uno scrittore di culto.
I temi della sua ricchissima produzione letteraria sono la manipolazione sociale, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del “falso”, l’assuefazione alle sostanze stupefacenti e la ricerca del divino.
Dick che soffriva di una leggera forma di schizofrenia diverrà un grande consumatore di anfetamine, fino a diventarne dipendente, stimolanti che lo sostennero in una a tratti forsennata produzione letteraria.
“La svastica sul sole” è uno dei suoi più famosi romanzi pubblicato nel 1962 e ripubblicato anche con il titolo “L’uomo nell’alto castello”.
Si tratta di un romanzo ucronico-distopico nel quale si immagina che le potenze dell’Asse abbiano vinto la seconda guerra mondiale e si siano spartiti gli Stati Uniti.
Da questo romanzo che mescola sapientemente alcuni dei temi centrali della narrativa di Dick, è stata tratta la serie TV “The Man in the High Castle” prodotta dagli Amazon Studies e disponibili per tutti i clienti Prime sulla piattaforma PRIME VIDEO di Amazon.
L’episodio pilota distribuito il 15 gennaio 2015 è stato l’episodio più visto di sempre per una serie Amazon video.
La prima stagione di dieci episodi è uscita in Italia nel 2016, mentre la seconda stagione sempre di 10 episodi è giunta sugli schermi Prime Video nel 2017. Amazon ha già dichiarato che produrrà una terza stagione della serie che segue le vicende di alcuni personaggi tra le file della resistenza americana, nazisti fanatici oppure in crisi di coscienza, giapponesi enigmatici ed impegnati in una sottile sfida con l’Alleato germanico.
La serie che rispetta fondamentalmente il tessuto narrativo del romanzo si avvale di una buona evocazione dell’America degli Anni 50, di solidi attori e di un ritmo narrativo sufficientemente avvincente.
Per chi ama la fantascienza ucronica e distopica assolutamente da vedere.

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