mercoledì, Maggio 15

Tag: GAIA

Scoperto un buco nero da record nella Via Lattea
Astronomia, Scienza

Scoperto un buco nero da record nella Via Lattea

Scoperto un buco nero da record nella Via Lattea. Il gigante dormiente ha sorpreso gli scienziati di Gaia. Analizzando i dati della missione Gaia dell'ESA, gli scienziati hanno scoperto un “gigante dormiente”. Si tratta di un grande buco nero, con una massa pari a quasi 33 volte quella del Sole. L'oggetto è nascosto nella costellazione dell'Aquila, a meno di 2000 anni luce dalla Terra. Questa è la prima volta che un buco nero, di origine stellare così grande, viene avvistato all’interno della Via Lattea. Finora, infatti i buchi neri di questo tipo sono stati osservati solo in galassie molto distanti. La scoperta potrebbe mettere alla prova la comprensione di come si sviluppano ed evolvono le stelle massicce. La materia presente in un buco nero è così densa che nulla può sfuggire all...
Il satellite Gaia ci darà informazioni dettagliate su quando il Sole morirà
Astronomia, Fisica, Scienza

Il satellite Gaia ci darà informazioni dettagliate su quando il Sole morirà

Da una calda Nana Gialla a una fredda Gigante Rossa, prima di sprofondare nel perpetuo stato di Nana Bianca. Questo è il destino evolutivo della nostra stella madre, il Sole, che tra miliardi di anni subirà tali fasi. Oggi, grazie al satellite Gaia dell’ESA abbiamo dati precisi su come ciò avverrà. Anche se ai nostri occhi di semplici esseri umani, le stelle ci appaiono sempiterne, la realtà è diversa. Come le forme di vita che popolano la Terra, anche loro nascono, vivono e muoiono in milioni o miliardi di anni, a seconda di quanto sono grandi e quindi di quanto in fretta bruciano l’idrogeno che usano come combustibile. Da più di un secolo, gli astronomi hanno incominciato a mettere in relazione le temperature superficiali, e quindi il calore, con le dimensioni degli astri per estr...
Le stelle sono caratterizzate da terremoti e DNA
Astronomia, Scienza

Le stelle sono caratterizzate da terremoti e DNA

Le stelle sono caratterizzate da terremoti e DNA. Le informazioni sono riportate nella nuova mappa, la più dettagliata della Via Lattea, prodotta dalla missione europea Gaia. Le stelle vengono sconvolte da terremoti che mutano la loro forma. Inoltre, sono caratterizzate da un DNA, che fornisce la loro storia attraverso la firma chimica, ossia gli elementi di cui sono formate. Queste informazioni sono le novità riportate dalla nuova mappa della Via Lattea, prodotta dalla missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europa, l'ESA. L'Italia ha partecipato alla missione con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). I dati raccolti dalla missione sono in fase di pubblicazione in una serie di articoli, informazioni ai quali la rivista Astronomy & Astrophys...
Scoperte delle croste di pianeti rocciosi su quattro stelle morenti
Astronomia, Scienza

Scoperte delle croste di pianeti rocciosi su quattro stelle morenti

Un team di astronomi dell’Università di Warwick ha scoperto all'interno delle atmosfere di quattro nane bianche, un'abbondante presenza di litio e potassio, componenti analoghi a quelli individuati nella crosta terrestre. Il team ritiene interessante la scoperta perché le nane bianche in cui sono stati scoperti i componenti, sono tra le più antiche della nostra galassia. Infatti, le quattro stelle potrebbero divenire la sede di alcuni fra i sistemi planetari più antichi mai scoperti fino ad oggi. Il team a rilevato la firma chimica di resti vaporizzati di pianeti rocciosi nelle atmosfere delle quattro nane bianche. Ciò potrebbe essere un segno evidente che questi relitti stellari potrebbero celare dei sistemi planetari. La scoperta, che è stata pubblicata su Nature Astronomy, è s...
Astronomia, Scienza

Hubble scopre una concentrazione di piccoli buchi neri

Gli ammassi globulari sono sistemi stellari estremamente densi, al cui interno, le stelle sono raggruppate. Sono anche tipicamente molto antichi: l'ammasso globulare al centro di questo studio, NGC 6397, è vecchio quasi quanto l'Universo stesso. Risiede a 7800 anni luce di distanza, rendendolo uno degli ammassi globulari più vicini alla Terra. A causa del suo nucleo molto denso, è noto come un cluster collassato. Quando Eduardo Vitral e Gary A. Mamon dell'Institut d'Astrophysique de Paris hanno deciso di studiare il nucleo di NGC 6397, si aspettavano di trovare prove di un buco nero di "massa intermedia" (IMBH). Questi sono più piccoli dei buchi neri supermassicci che giacciono nei nuclei delle grandi galassie, ma più grandi dei buchi neri di massa stellare formati dal collasso di stel...
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