
Il treno più veloce del mondo è lo Shinkansen Serie L0 che il 21 luglio 2015 ha raggiunto la strabiliante velocità di 603 km/h, strappando il record ad un altro treno giapponese, il JR-Maglev MLX01 che lo deteneva con 581 km/h. Entrambi sono elettrotreni a levitazione magnetica.
Prestazioni che fanno impallidire i treni ad alta velocità europei. I treni maglev, (crasi che sta per magnetic levitation) sono uno straordinario prodotto della tecnologia che si fonda sulle meraviglie dell’elettromagnetismo e sui principi della più ardita aerodinamica. I treni a levitazione magnetica nascono dalla brillante intuizione, secondo la quale, riuscendo a controllare, la forza attrattiva e repulsiva di due poli magnetici, si riesce a far levitare un treno sopra i binari, e poi spingerlo o tirarlo ad alta velocità.
In questo tipo di treno che funziona per sospensione elettromagnetica, degli elettromagneti posizionati sotto il treno lo sollevano per effetto della forza di attrazione magnetica a circa 2 cm di altezza dai binari costruiti con materiale ferromagnetico. Un complesso sistema a retroazione fa si che il treno leviti sempre e soltanto a due centimetri dai binari mentre un altro sistema separato di elettromagneti che si accendono e si spengono in modo sincronizzato tira il treno in avanti, fornendogli la portentosa velocità.
Un altro tipo di treni a levitazione magnetica i cosiddetti treni a sospensione elettrodinamica fanno invece conto sulla repulsione magnetica ed utilizzano i superconduttori. Un superconduttore è un materiale che quando viene tenuto a temperature molto basse non offre resistenza al passaggio delle cariche elettriche. In conseguenza di ciò una bobina super fredda di materiale superconduttore ha bisogno di pochissima energia per sviluppare un campo magnetico molto forte.
Questa particolare tipologia di treni a levitazione magnetica risulta molto più stabile di quelli che utilizzano la tecnologia della sospensione magnetica. I treni maglev sono silenziosi e velocissimi perché hanno risolto il problema dell’attrito fra ruote e binari che condiziona negativamente i treni convenzionali, anche se, anche loro si devono confrontare con l’attrito dell’aria, che giustifica le ardite forme aerodinamiche di questi treni volanti.
Purtroppo le linee di queste meraviglie della tecnologia sono estremamente ridotte (il Giappone è certamente il paese all’avanguardia) nonostante questi treni siano velocissimi, confortevoli e meno inquinanti di quelli tradizionali. Il motivo è molto semplice, i treni a levitazione magnetica non vanno d’accordo con i binari tradizionali e quindi ai costi già piuttosto alti del treno si deve aggiungere quello della speciale rete ferroviaria necessaria. L’onerosità della realizzazione dell’opera ha limitato lo sviluppo di questa infrastruttura che però rappresenta il futuro del trasposto su rotaia se non vogliamo che il nostro pianeta raggiunga livelli intollerabili di emissioni inquinanti.
Un treno come lo Shinkansen Serie L0 coprirebbe i circa 573 km che separano Milano da Roma in poco più di un’ora!