venerdì, Maggio 17

A colpi di collo!

Con le loro zampe slanciate e i loro colli lunghissimi, le giraffe svettano nettamente dagli arbusti radi delle savane: non sfigurerebbero affatto nei dipinti delle donne di Modigliani!

Le giraffe compaiono in tutti i libri di scienze, come simboli evidenti e indiscussi dell’evoluzione darwiniana, perfettamente selezionate e adattate per la presa di foglie sugli alberi, anche quelli più alti. Eppure negli ultimi tempi, qualche studioso ha avanzato l’ipotesi che quei colli smisurati, grazie ai potenti muscoli di cui sono dotati, possano servire anche a sferrare colpi poderosi tra maschi che competono tra loro per la femmina: purtroppo alcuni di questi duelli, particolarmente cruenti, finiscono con la morte di uno dei contendenti.

Socialità e longevità

Finora non era stata abbastanza riconosciuta la vita sociale delle giraffe, ma adesso, grazie a studi numerosi e dettagliati, si è assodato che le giraffe si possono associare in piccoli gruppi, che di solito vanno dai tre ai nove individui, con una gerarchia matriarcale.

In questi piccoli gruppi ci sono femmine adulte imparentate tra loro e madri con figli. Queste associazioni possono durare per una quindicina di anni, e più, con 3 possibili generazioni sovrapposte, dove le giraffe più anziane aiutano le più giovani ad allevare i loro piccoli. Tra l’altro, si è evidenziato in esse un certo coinvolgimento emotivo, inquieto e doloroso, quando muoiono questi figli altrui. Forse è proprio la più anziana a stare al vertice della gerarchia sociale.

Le giraffe hanno una vita media abbastanza lunga, fino ai 30 anni, ma sono feconde fino ai 20, determinando in genere un 30% circa di femmine sterili, che si prestano efficacemente all’aiuto delle nuove mamme: in questo modo il successo riproduttivo del gruppo è intensificato. Il numero massimo di individui in una società, finora trovato, è di 44 individui, divisi per sesso, o gruppi misti di maschi e femmine.

Ci possono essere branchi di soli maschi adulti non imparentati, che si possono riunire in grandi gruppi con femmine. Le gerarchie di società vengono stabilite dai risultati dei combattimenti, anche violenti e letali, con utilizzo di collo e testa, dotata di due spesse antenne.

Comunicazioni e parto

Durante il corteggiamento, i maschi emettono particolari suoni, come colpi di tosse, mentre le femmine chiamano i loro piccoli con specie di muggiti, che emettono richiami come miagolii. Ci possono essere comunicazioni a lunghe distanze con infrasuoni.

La gestazione è molto lunga, di circa 15 mesi, con un solo piccolo, (o al massimo due), che fatta uscire la testa e le zampe anteriori, cade a terra, spezzando il cordone ombelicale. Poi viene pulito e aiutato a stare in piedi. Alla nascita il “piccolo” è già alto 1,80 metri ed è in grado di correre dopo poche ore.

Situazione attuale

Nonostante la protezione offerta da alcuni parchi nazionali, le giraffe sono a rischio di estinzione per l’instabilità politica e le guerre in molti stati africani e per il bracconaggio incontrollato: in trent’anni sono diminuiti del 40 %, arrivando a circa 68.000 libere.

Foto di HowardWilks da Pixabay

Foto di ramalholore da Pixabay

Foto di Danièle Konsbruck da Pixabay

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