lunedì, Ottobre 14

Aguirre furore di Dio

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Quando Werner  Herzog girò nel 1972 questo  film, era già  un autore conosciuto ed apprezzato  ma gli mancava ancora il  successo internazionale e quello del grande pubblico. Aguirre furore  di Dio è un’opera  paradigmatica della  filmografia di Herzog.  Il regista tedesco nato a Monaco  di Baviera  nel 1942 fu ispirato dalla lettura piuttosto casuale di un romanzo storico che aveva tra i protagonisti un certo Lope de Aguirre.

Herzog scrisse la  sceneggiatura  in soli tre giorni, in parte mentre era al seguito della sua squadra di calcio. La maggior  parte degli eventi e dei personaggi della  storia sono totalmente  inventati  ed anche i pochi personaggi storici inseriti sono molto liberamente utilizzati da Herzog,  così come il  linguaggio dei protagonisti non ha  niente  di realistico ma ha  un tono  allucinato  che ben si sposa con il contenuto  stilistico del film.

Il  film fu girato in Perù, con  un budget di soli 370.000 dollari, perché il  regista  tedesco voleva che  la giungla fosse uno dei protagonisti della  storia al  pari dei pochi attori che composero  il cast. A questo proposito Herzog scrisse  in seguito che i paesaggi non entrano nelle mie storie con un intento decorativo o esotico….in Aguirre furore  di Dio mostro una natura in  coma  prolungato ed una  terra che non  si è ancora svegliata.

Il  film fu girato in sette settimane dopo   i nove mesi che  occorsero  per prepararne la  produzione.  Le riprese furono eseguite  quasi in ordine cronologico  da una  parte perché Herzog voleva  che la troupe vivesse  nella realtà  ciò che era riportato  nella  sceneggiatura e dall’altro perché quando nell’ultima  parte fu ridotto il numero degli attori e della troupe, risultò più semplice effettuare le riprese  nella profondità della giungla.

Herzog pretese la  partecipazione fisica del cast e dei tecnici che furono  costretti a scalare  montagne,  districarsi nel  folto della  giungla e navigare  su zattere  primitive proprie di quei luoghi. La realizzazione della pellicola mise a dura prova  la resistenza fisica e psicologica  di tutta la troupe.

Persino  i numerosi incidenti occorsi furono filmati ed inseriti nel  film. Un  giorno un violentissimo temporale distrusse quasi tutte le zattere ed anche questa parte ripresa entrò  a far parte del contenuto filmico.

Le disavventure non si limitarono agli accidenti della  natura, quando ormai gran parte delle riprese era stata fatta, il materiale  fu imballato e spedito  per  raggiungere i laboratori in Europa. Le riprese  furono  smarrite  ed Herzog sapeva perfettamente  di non avere più i soldi ed il tempo per  rigirare il  materiale  perduto, nonostante  questo volle terminare il film e fortunatamente le riprese perdute furono ritrovate  in un magazzino dell’aeroporto di  Mexico  City.

Il film fu girato in lingua inglese perché ritenuta la più adatta  per il  mercato internazionale  e perché di fatto costituiva  la lingua franca di gran parte della troupe che contava ben 16 nazionalità. Il  poco denaro disponibile  per il doppiaggio fu rubato da una persona che aveva avuto  l’incarico di portarlo ad Herzog  in Perù. 

Aguirre furore di Dio , costituisce anche l’inizio del sodalizio tra Herzog ed il suo attore  feticcio Klaus Kinski, con il quale girerà in tutto 5 pellicole. I rapporti fra i due furono caratterizzati da violenti litigi nei quali il regista tedesco minacciò Kinski di ucciderlo e poi di togliersi la vita, quando  l’attore fece intendere che voleva  abbandonare la lavorazione dell’opera. Kinski non sopportava le condizioni estreme a cui Herzog assoggettava se se stesso, il resto del cast ed i tecnici. Abbandonò  la tenda che gli era stata riservata e si trasferì furibondo all’hotel “Machu Picchu” (con solo otto stanze all’epoca) dove notte dopo notte, colto dagli attacchi di ira, si sfogava sovente sulla moglie vietnamita, trascinandola per i capelli e sbattendola contro le pareti. Herzog scrive che dovettero corrompere il direttore dell’albergo per impedire che Kinski fosse cacciato, e che il produttore Walter Saxer si occupava di pulire il sangue dalla stanza quasi ogni mattina.

Il film anche a causa della televisione che lo trasmise in contemporanea con l’uscita in sala non ebbe un grande successo di pubblico  in Germania, fu invece accolto molto positivamente dalla  critica  internazionale diventando ben presto un vero e proprio  cult movie.

È uno dei 100 migliori film di tutti i tempi secondo la rivista Time[ ed è il 46° dei “Top cult movies” secondo Entertainment Weekly.

Francis Ford Coppola ha dichiarato di essersi ispirato ad Aguirre per la realizzazione di Apocalypse Now.

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