Quando Werner Herzog girò nel 1972 questo film, era già un autore conosciuto ed apprezzato ma gli mancava ancora il successo internazionale e quello del grande pubblico. Aguirre furore di Dio è un’opera paradigmatica della filmografia di Herzog. Il regista tedesco nato a Monaco di Baviera nel 1942 fu ispirato dalla lettura piuttosto casuale di un romanzo storico che aveva tra i protagonisti un certo Lope de Aguirre.
Herzog scrisse la sceneggiatura in soli tre giorni, in parte mentre era al seguito della sua squadra di calcio. La maggior parte degli eventi e dei personaggi della storia sono totalmente inventati ed anche i pochi personaggi storici inseriti sono molto liberamente utilizzati da Herzog, così come il linguaggio dei protagonisti non ha niente di realistico ma ha un tono allucinato che ben si sposa con il contenuto stilistico del film.
Il film fu girato in Perù, con un budget di soli 370.000 dollari, perché il regista tedesco voleva che la giungla fosse uno dei protagonisti della storia al pari dei pochi attori che composero il cast. A questo proposito Herzog scrisse in seguito che i paesaggi non entrano nelle mie storie con un intento decorativo o esotico….in Aguirre furore di Dio mostro una natura in coma prolungato ed una terra che non si è ancora svegliata.
Il film fu girato in sette settimane dopo i nove mesi che occorsero per prepararne la produzione. Le riprese furono eseguite quasi in ordine cronologico da una parte perché Herzog voleva che la troupe vivesse nella realtà ciò che era riportato nella sceneggiatura e dall’altro perché quando nell’ultima parte fu ridotto il numero degli attori e della troupe, risultò più semplice effettuare le riprese nella profondità della giungla.
Herzog pretese la partecipazione fisica del cast e dei tecnici che furono costretti a scalare montagne, districarsi nel folto della giungla e navigare su zattere primitive proprie di quei luoghi. La realizzazione della pellicola mise a dura prova la resistenza fisica e psicologica di tutta la troupe.
Persino i numerosi incidenti occorsi furono filmati ed inseriti nel film. Un giorno un violentissimo temporale distrusse quasi tutte le zattere ed anche questa parte ripresa entrò a far parte del contenuto filmico.
Le disavventure non si limitarono agli accidenti della natura, quando ormai gran parte delle riprese era stata fatta, il materiale fu imballato e spedito per raggiungere i laboratori in Europa. Le riprese furono smarrite ed Herzog sapeva perfettamente di non avere più i soldi ed il tempo per rigirare il materiale perduto, nonostante questo volle terminare il film e fortunatamente le riprese perdute furono ritrovate in un magazzino dell’aeroporto di Mexico City.
Il film fu girato in lingua inglese perché ritenuta la più adatta per il mercato internazionale e perché di fatto costituiva la lingua franca di gran parte della troupe che contava ben 16 nazionalità. Il poco denaro disponibile per il doppiaggio fu rubato da una persona che aveva avuto l’incarico di portarlo ad Herzog in Perù.
Aguirre furore di Dio , costituisce anche l’inizio del sodalizio tra Herzog ed il suo attore feticcio Klaus Kinski, con il quale girerà in tutto 5 pellicole. I rapporti fra i due furono caratterizzati da violenti litigi nei quali il regista tedesco minacciò Kinski di ucciderlo e poi di togliersi la vita, quando l’attore fece intendere che voleva abbandonare la lavorazione dell’opera. Kinski non sopportava le condizioni estreme a cui Herzog assoggettava se se stesso, il resto del cast ed i tecnici. Abbandonò la tenda che gli era stata riservata e si trasferì furibondo all’hotel “Machu Picchu” (con solo otto stanze all’epoca) dove notte dopo notte, colto dagli attacchi di ira, si sfogava sovente sulla moglie vietnamita, trascinandola per i capelli e sbattendola contro le pareti. Herzog scrive che dovettero corrompere il direttore dell’albergo per impedire che Kinski fosse cacciato, e che il produttore Walter Saxer si occupava di pulire il sangue dalla stanza quasi ogni mattina.
Il film anche a causa della televisione che lo trasmise in contemporanea con l’uscita in sala non ebbe un grande successo di pubblico in Germania, fu invece accolto molto positivamente dalla critica internazionale diventando ben presto un vero e proprio cult movie.
È uno dei 100 migliori film di tutti i tempi secondo la rivista Time[ ed è il 46° dei “Top cult movies” secondo Entertainment Weekly.
Francis Ford Coppola ha dichiarato di essersi ispirato ad Aguirre per la realizzazione di Apocalypse Now.