domenica, Aprile 28

Bella vita e guerre altrui del “Conte” della chimica

L’inizio del diciannovesimo secolo rappresentò un periodo di crisi della chimica, in parte per cause di ordine sociale e in parte per un’arretratezza delle attrezzature disponibili, basti pensare che ancora non erano state inventate le centrifughe. Pur in questa fase di stasi della chimica, alcuni personaggi ne segneranno la storia.

Ben Thompson e la Rivoluzione americana

Uno di questi è stato senza dubbio il “conte von Rumford“, che per la verità era nato plebeo con il più prosaico nome di Benjamin Thompson a Woburn, nella  contea di Middlesex dello stato del Massachusetts il 26 marzo 1753. Fin dalla giovanissima età Thompson mostrò una personalità poliedrica e intraprendente.

All’età di 13 anni divenne apprendista commerciante e dimostrò un certo talento, a 14 anni diede prova del suo interesse per la scienza prevedendo un’eclissi solare. In seguito a un precoce matrimonio si trasferì a Concord, oggi nel New Hampshire, ma all’epoca contesa fra Massachusetts e New Hampshire. Nel clima che precedette la lotta per l’indipendenza americana dalla Gran Bretagna, Thompson era schierato tra i “lealisti”. A diciannove anni sposò una ricca vedova trentatreenne, ma allo scoppiare della rivoluzione nelle colonie si arruolò come spia per gli inglesi e la fazione lealista.

Fuga in Europa

Nel 1776 per sfuggire agli indipendentisti che lo braccavano mollò moglie e figli e riparò prima in Inghilterra e poi in Germania dove fu ingaggiato dall’Elettore di Baviera, Karl Theodor, come aiutante di campo col grado di colonnello e passò undici anni a Monaco, col compito di riorganizzare l’esercito.

Fu tale l’apprezzamento per il lavoro svolto che nel 1791 fu nominato conte von Rumford del Sacro Romano Impero. Mentre era a Monaco, progettò e allestì il famoso Giardino Inglese. I questi lunghi anni germanici Thompson si avvicinò alle discipline scientifiche con quella poliedricità tipica degli scienziati dell’epoca. Alcuni problemi di salute lo costrinsero a prendere frequenti pause che quasi sempre passava in Italia in compagnia di belle e facoltose signore.

Il conte di Rumford e la scienza

Thompson finì per dedicarsi esclusivamente alla conoscenza scientifica, divenne la principale autorità mondiale nel campo della termodinamica, e fu il primo a chiarire i principi della convezione dei fluidi e la circolazione delle correnti oceaniche. Inventò pure diversi oggetti utili, compresi una caffettiera, biancheria termica e un tipo di focolare ancora oggi noto come caminetto di Rumford.

Durante un breve soggiorno a Parigi nel 1805 conobbe la vedova del grande Antoine-Laurent de Lavoisier, uno dei padri della chimica moderna, giustiziato dai rivoluzionari francesi nel 1794. Corteggiò e sposò Marie-Anne Paulze-Lavoisier una delle donne più ricche e raffinate di Parigi, ma il matrimonio durò poco. Prima di questa fase della sua vita, il conte di Rumford che era un autentico girovago trovò il tempo di fondare, durante un soggiorno a Londra nel 1799, la Royal Institution, la sola istituzione di rilievo a promuovere la nuova scienza della chimica.

Gli ultimi anni

Ma torniamo al nostro conte di Rumford che dopo essersi separato dalla Lavoisier andò nel 1808 a vivere ad Auteuil, un sobborgo di Parigi, raggiunto ancora una volta figlia Sally che dopo aver conosciuto la signora Lavoisier commentò  “lei amava i ricevimenti, lui gli esperimenti.” Frequentò ancora assiduamente l’Accademia delle Scienze, dove ebbe dispute violente con Lagrange sulla capillarità e con Laplace sulla natura del calore, e ricevette la gradita visita di Humphry Davy, da lui nominato professore di chimica subito dopo la fondazione della Royal Institution. Davy per l’occasione era accompagnato dal suo giovane assistente Micheal Faraday.

Benjamin Thompson morì improvvisamente nel 1814. Nella sua orazione funebre il segretario dell’Acadèmie, Cuvier, sottolineò gli aspetti meno simpatici della sua personalità (ha reso tanti servigi ai suoi simili, ma senza amore e stima per essi) e i suoi meriti scientifici senza fare quasi cenno delle sue fondamentali ricerche sul calore!

Il pupillo di Rumford

Adesso faremo una piccola digressione che però ci sarà utile per capire la grandezza e i limiti umani di Davy, il prescelto di Rumford come professore di chimica della Royal Institution.  Joseph Priestley nel 1772 aveva scoperto il protossido d’azoto più comunemente conosciuto come gas esilarante. Agli inizi del diciannovesimo secolo, in Inghilterra si diffuse la moda di inalarlo in quanto si era scoperto che il suo uso «era seguito da un’eccitazione molto piacevole».

Per oltre mezzo secolo fu la droga preferita dai giovani. Per comprendere come questa pratica fosse diventata un fenomeno di massa, diversi teatri organizzavano serate con il gas esilarante dove alcuni volontari dopo robuste inalazioni “intrattenevano” il resto del pubblico con gli effetti “comici” prodotti dal protossido d’azoto. Fu solo nel 1846 che qualcuno riuscì a trovare un uso più utile per il protossido di azoto, come anestetico per gli interventi chirurgici. Ma cosa c’entra il gas esilarante con la nostra storia? Un po’ di pazienza e lo scopriremo.

Torniamo a Humphry Davy. Il nostro si distinse sia come insegnante che come divulgatore, oltre che per la sua monumentale produzione sperimentale. Subito dopo aver accettato l’incarico di professore da Rumford, Davy cominciò a isolare un nuovo elemento chimico dopo l’altro: potassio, sodio, magnesio, calcio, stronzio e alluminio. Questa sequela di scoperte era dovuta alla sua messa a punto della tecnica dell’elettrolisi, un processo che consiste nello svolgimento di trasformazioni chimiche grazie all’apporto di energia elettrica; si ha quindi la conversione dell’energia elettrica in energia chimica.

Grazie a questa tecnica scoprì una decina di elementi, un quinto di tutti quelli conosciuti all’epoca e molti altri ne avrebbe scoperti se la passione per il gas esilarante, contratta quando era giovane (pare che lo inalasse tre o quattro volte al giorno), lo uccise nel 1829.

Per saperne di più:

Il caminetto di Rumford

Fonti:

Aif.it

alcune voci di Wikipedia

Storia di (quasi) tutto di B. Bryson

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