sabato, Luglio 27

Bianco Natale di Michael Curtiz

Non sono rari nella storia del cinema le genesi canore di una pellicola, ma nessuno dei film deve tanto al titolo di una canzone quanto Bianco Natale (White Christmas), 1954 per la regia di Michael Curtiz.
La canzone di Natale più famosa e più venduta al mondo White Christmas, scritta da Irving Berlin nel 1940 e incisa poi nel 1942, fu eseguita per la prima volta da Bing Crosby nel dicembre del 1941, durante il suo show radiofonico The Kraft Music Hall trasmesso dalla Cbs. In quasi settanta anni di vita, soltanto nella versione di Crosby il brano ha venduto oltre 50 milioni di copie. Berlin che era un ebreo russo emigrato in America era un vero e proprio talento che ha al suo attivo oltre 800 successi internazionali e White Christmas vanta migliaia di cover prodotte dai più disparati artisti.

Il successo e la fama della canzone natalizia per antonomasia è stato talmente travolgente che nel 1954 la Paramount la sceglie come fonte di ispirazione per l’omonima pellicola affidata al regista di origine ungheresi e naturalizzato americano Michael Curtiz. La pellicola è anche il film designato dalla major hollywoodiana per lanciare il VistaVision, procedimento panoramico sviluppato dalla Paramount Pictures come replica al CinemaScope della 20th Century-Fox.

Michael Curtiz, autore del film cult Casablanca, ed ottimo artigiano di genere, attraversava una fase di declino commerciale e Bianco Natale rappresenta il suo ultimo grande successo al botteghino. I protagonisti sono, ovviamente, Bing Crosby e Danny Kaye e la trama abbastanza banalotta è un pretesto per le canzoni e le scene di ballo del film dirette dallo specialista Robert Alton. Tutta la trama ruota intorno alle vicende di due reduci di guerra, che hanno sfondato come artisti di varietà, capitano in un albergo di montagna tirato avanti alla meno peggio dal loro ex generale. I due si danno da fare, organizzano uno spettacolo, rilanciando in grande stile la locanda, guadagnandosi, oltre alla gratitudine del loro ex comandante, anche l’affetto di due belle ragazze.

Il film merita di essere rivisto magari dopo il pranzo di Natale per aiutare con due ore spensierate a digerire gli eccessi alimentari del giorno più bello dell’anno.

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